"Ti perdono ma torna da me"

La lettera di un elettricista fiorentino

Foto d'archivio

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Firenze, 29 luglio 2014 - "Mi chiamo Paolo Bruni, ho 60 anni e sono un elettricista fiorentino. Da metà giugno non riesco più ad andare avanti, a lavorare. La mia vita non ha più uno scopo. La mia compagna, Lucia, se ne è andata in un piccolo paese nei pressi di Torino. Lasciandomi un debito di 80.000 euro. Rischio di perdere anche la mia casa. Ma soprattutto ho perso l’amore e non so come fare per continuare la mia vita. So che a molti potrà sembrare ridicolo, ma io non riesco davvero a pensare ad altro. Non ho più voglia di lavorare, di vivere. Voglio lanciare un appello alla mia Lucia perché torni da me. Non importa se ha sbagliato, non importa se mi ha messo in difficoltà a livello economico. Sono tutti dettagli, rispetto al sentimento che ci lega. Io voglio che lei torni da me, avremo insieme la forza di continuare le nostre esistenze, ma lo potremo fare insieme. Perché solo insieme, quando c’è l’amore vero, si può andare avanti, superare le difficoltà. Stare vicini, capirsi, aiutarsi. Questo è l’amore. Lucia, torna da me. Senza di te la mia vita non ha senso". 

Paolo Bruni

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