Domenica 19 Maggio 2024
Paola Fichera
Cronaca

Tasi e Imu, mistero in salsa Mef: "Solo quattro giorni di rinvio"

E’ la tesi del capo di gabinetto di Padoan. Perra: «Rispettate i tempi» / TRIBUTI SOSPESI PER IL MALTEMPO MA CHE PASTICCIO

Pagamenti (Foto d'archivio)

Pagamenti (Foto d'archivio)

Firenze, 10 dicembre 2014 - Quattro giorni di interrogativi senza risposta ai tecnici del Mef nell’era di internet e dell’iperattivismo renziano non dovrebbero proprio esistere. Invece confusione e pressappochismo sembrano, purtroppo, essere la cifra più rilevante del Ministero guidato da Pier Carlo Padoan. La storia del decreto ‘fantasma’ che determina la «sospensione di versamenti e adempimenti tributari scadenti nel periodo compreso tra il 19 settembre e il 20 dicembre 2014 nei Comuni della Toscana interessati dall’alluvione del 19 e 20 settembre» ha dell’incredibile.

Ieri il sindaco Nardella è riuscito a parlare con il capo di gabinetto del ministro Padoan e ne ha ottenuto la seguente spiegazione: il comunicato stampa pubblicato sul sito del Mef il 5 dicembre ha per Firenze il solo significato signignificato di far slittare dal 16 al 20 dicembre le scadenze Tasi e Imu e di non applicare gli interessi di mora a chi, invece, non ha ottemperato entro il 30 novembre, per esempio, al versamento dell’Iva. Per chi? Al momento per tutte le società e persone fisiche  visto che non esistono circolari esplicative che dettaglino la norma.

L’assessore al bilancio Lorenzo Perra è rimasto senza parole. «Ho detto al sindaco – che una simile interpretazione mi sembrava impossibile». Con la conseguente e immediata riflessione: «Se è così il danno per la liquidità delle casse comunali è molto contenuto visto che si tratterebbe solo di quattro giorni di ritardo sui pagamenti».

Per Firenze, dove i danni pubblici della grandinata (non dell’alluvione!) di settembre sono stati recentemente stimati in un milione di euro e per quelli privati manca ancora una ricognizione e una stima complessiva, un inconveniente relativo. Ma per i Comuni dove il maltempo ha colpito duro mettendo davvero in ginocchio la totalità delle aziende e allagando le case dei cittadini – continua la riflessione dell’assessore – lo pseudo provvedimento del Mef ha il sapore di una beffa. Quanto li aiuta una semplice proroga di quattro giorni?

Perra scuote la testa e torna subito a Firenze. «L’ho già detto nei giorni scorsi – scandisce bene l’indicazione l’assessore – credo sia consigliabile per tutti pagare rispettando le scadenze di legge. Perchè, in ogni caso, mancano a tutt’oggi i riferimenti normativi per questo rinvio. Sulla Gazzetta ufficiale non c’è traccia di provvedimento, nè ci è stata a tutt’oggi trasmessa una circolare attuativa che chiuda ogni possibile futuro ricorso su eventuali interessi di mora che, ad oggi, devono essere applicati ai ritardatari».

La seconda rata della Tasi, la tassa sui servizi indivisibili e dell’Imu sulle seconde case scadono il 16 dicembre e il consiglio, quindi, è uno solo: rassegnatevi a pagare. E’ imbarazzante ammetterlo ma il Mef non è attendibile.

I comuni coinvolti sono: nella provincia di Firenze sono Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Capraia e Limite, Cerreto Guidi, DIcomano, Firenze, Firenzuola, Fucecchio, Lastra a Signa, Londa, Marradi, Montelupo, Palazzuolo, Pontassieve, Scandicci, Scarperia e San Piero, Signa e Vinci; nella provincia di Lucca si tratta di Altopascio, Camaiore, Capannori, Lucca, Montecarlo, Massarosa, Pietrasanta, Porcari e Viareggio. Nella provincia di Pisa invece San Giuliano Terme e Vecchiano; in provincia di Pistoia il provvedimento riguarda Lamporecchio, Larciano, Monsummano Terme, Quarrata, Pistoia, Pieve a Nievole, Pescia e Serravalle Pistoiese. Infine la provincia di Prato con i comuni di Carmignano, Montemurlo, Prato e Vernio.