UniFi: "Poca trasparenza per le prossime elezioni studentesche"

L'allarme lanciato dagli Studenti di Sinistra

elezioni studentesche al Polo di Novoli

elezioni studentesche al Polo di Novoli

Firenze, 29 marzo 2015 - Se il buongiorno si vede dal mattino, c’è poco da star tranquilli. La pensano così gli Studenti di Sinistra, che lanciano un allarme “di scarsa trasparenza” sulle elezioni studentesche in programma il 21 e il 22 aprile. Tutto ha origine dalla novità dell’elezione telematica. “Un fatto certamente positivo – dice Roberto degli SdS -. Siamo stati noi da un anno e mezzo a questa parte a richiederla. Peccato però che la cosa sia stata gestita dall’Ateneo con evidente approssimazione”.

Intanto, l’accusa degli studenti, “il gruppo di lavoro creato ad hoc ma nel quale non sono state ammesse figure tecniche come esperti di telecomunicazioni”. Poi, aggiunge Roberto, “il collaudo del sistema che è stato fatto a ridosso della presentazione delle liste”. “E in quell’occasione abbiamo trovato malfunzionamenti gravi – puntano il dito gli SdS -. Basti pensare che come delegati di lista potevamo clonare candidati o far sparire liste”. Falle che hanno dell’incredibile. “Ma adesso tutto è stato risolto. E il sistema non dovrebbe fare brutti scherzi nei giorni fatidici”, allargano le braccia i ragazzi.

Ma la vicenda non è certo conclusa qui. “Alcune liste non hanno presentato i propri candidati nei tempi stabiliti – raccontano i rappresentanti degli SdS -. E di questo hanno incolpato il nuovo sistema, che a loro dire non aveva funzionato a dovere”. Così, UniFi ha deciso di riaprire i termini, “concedendo una finestra di ventiquattr’ore solo alle liste che avevano denunciato difficoltà”. Una scelta, questa, che ha mandato su tutte le furie gli SdS, ma anche quelli di Lista Aperta e di Azione universitaria. “Se fosse successo a tutti la decisione avrebbe avuto un senso – riflette Angela Sorice di Au -. Invece, è evidente che alcune liste sono state incapaci di utilizzare bene fin da subito il sistema”. Così, sono partiti alcuni ricorsi alla commissione elettorale centrale. “Ovviamente il ricorso è stato rigettato – sospirano gli SdS -. Ci sentiamo però presi in giro, perché la commissione, che è poi la stessa che ha optato per la riapertura dei termini, non è entrata assolutamente nel merito della questione”.

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