Buffet itineranti in borghi da favola, lo "street wedding" conquista

Ecco l'ultima moda per organizzare il matrimonio

Matrimonio

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Firenze, 3 maggio 2016 - Coniugare la genuinità del cibo tradizionale toscano alla bellezza degli antichi borghi. È lo street wedding una delle novità in tema di matrimoni che portano Firenze a essere particolarmente ambita dal mondo anglosassone ma anche dagli italiani che non vivono in Toscana. Alla luce del successo del Destination Wedding Planner Congress che si è svolto a Firenze, abbiamo analizzato le ultime tendenze riguardanti la nostra città con Carolina Liverani che, titolare di Aliante catering&eventi che ha sede a Sesto fiorentino, ha vinto il premio Tradition&Innovation al concorso King of Catering 2014.

«Lo street wedding è senza dubbio la novità del momento – non ha dubbi Carolina -. Il cibo da strada, moda che viene dal mondo anglosassone, da noi viene esaltato in virtù della qualità dei nostri prodotti. La tradizione e la semplicità di alcune nostre ricette tradizionali sono molto ambite dagli inglesi e dagli americani. Anche da Dubai arrivano richieste in tal senso». Così, in un antico borgo, in un agriturismo o in una delle splendide ville che costellano le nostre colline, i wedding planners ricreano le atmosfere di un tempo dando vita a un buffet itinerante ispirato, in chiave elegante e attenta al particolare, allo street food.

Gli sposi e gli invitati si muovono come se fossero in un borgo o in un antico mercato. E ritrovano, in uno scenario mozzafiato, quei mezzi attrezzati a porzionare il cibo che tanto fanno quotidianità anglosassone. «Lo street wedding attrae sempre più anche gli italiani – continua Liverani -. Abbiamo richieste dal nord e dal sud. Sempre più coppie vogliono coronare il loro sogno d’amore scegliendo la più tipica ambientazione toscana, per un matrimonio originale e sfizioso, all’insegna del green food».

Per gli stranieri, riscoprire i sapori genuini della nostra terra nei casali tipici della nostra campagna è il top. «L’appeal di Firenze è già fortissimo. Ma deve ancora essere molto sviluppato, ad esempio nei confronti dei russi, che conoscono molto meglio il lago di Garda rispetto alla nostra città», afferma la wedding designer. Dato che i russi impazziscono per la rappresentazione teatrale e l’arte, ecco che per loro si ricreano ambientazioni anni Quaranta o Cinquanta in antiche ville o addirittura alla Certosa.

Gli ospiti stessi diventano figuranti, per un matrimonio all’insegna dell’arte e della storia. «La grande sfida – conclude Liverani, - è affrontare la globalizzazione dei matrimoni che è in atto facendo emergere la particolarità e l’unicità della nostra offerta».

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