Strage dei Georgofili, confermato l'ergastolo a D'Amato

La Suprema corte ha respinto il ricorso dei difensori del pescatore accusato di aver fornito l'esplosivo anche per altri attentati di mafia

L'attentato ai Georgofili (foto d'archivio New Press Photo)

L'attentato ai Georgofili (foto d'archivio New Press Photo)

Firenze, 18 gennaio 2016 - La Corte di Cassaazione ha confermato l'ergastolo  per Cosimo D'Amato, il pescatore siciliano accusato di aver fornito il tritolo a Cosa nostra per gli attentati avvenuti nel 1993 a Roma, Firenze e Milano. La prima sezione penale della Suprema Corte ha rigettato il ricorso presentato dall'imputato contro la sentenza con cui, il 7 luglio 2014, la Corte d'assise d'appello di Firenze aveva confermato la condanna al carcere a vita già pronunciata dal gup del capoluogo toscano in sede di giudizio abbreviato. D'Amato era stato arrestato nel 2012: di recente ha deciso di collaborare con la giustizia, nell'ambito del processo bis per la strage di Capaci, per cui, in primo grado, è stato condannato a 30 anni con abbreviato.

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