Lo stemma di Greve in Chianti è un'opera d'arte

Tre allieve del Liceo artistico di Porta Romana hanno riprodotto lo stemma del Comune scolpendolo sulla pietra serena

Lostemma di Greve scolpito dalle allieve del liceo artistico(Gianluca Moggi/NewPressPhoto)

Lostemma di Greve scolpito dalle allieve del liceo artistico(Gianluca Moggi/NewPressPhoto)

Firenze, 29 novembre 2015 - Lo stemma del Comune di Greve in Chianti scolpito in pietra serena da tre allieve del liceo artistico di Porta Romana. Si chiamano Maria Magini, Giorgia Petrone ed Elisa Bonciani le studentesse di quinta A che, sotto la guida del professor Rocco Spina, insegnante di tecniche della lavorazione del marmo e della pietra, hanno realizzato una splendida scultura.

Ieri mattina lo stemma è stato donato al vicesindaco di Greve, Stefano Romiti. "Adesso dobbiamo pensare ad una collocazione idonea all’interno del palazzo comunale – le parole del vicesindaco -. Intanto, lo stemma sarà quasi sicuramente esposto, in una teca, all’ingresso del nostro Comune".

Un modo per dare il giusto valore e la dovuta visibilità a una scultura che è stata realizzata grazie all’intuizione di Giacomo Martelli, responsabile marketing e comunicazione della Frosini Pietre di Lastra a Signa. È stato lui che, affascinato dalle creazioni in alabastro degli studenti di Porta Romana presenti un anno fa al salone dell’arte e del restauro della Fortezza, ha pensato bene di dare una chance a questi promettenti giovani invitandoli poi alla Fiera del vino di Greve e, soprattutto, procurando loro quella pietra serena che la Frosini estrae da quarant’anni nel comune di Greve in Chianti. "Tutto è nato per caso. E il risultato del progetto non può che inorgoglirci", ha detto Martelli.

"Ecco uno dei tanti esempi di collaborazione tra il nostro istituto, le istituzioni pubbliche e le aziende del territorio", ha evidenziato la preside del liceo, Annamaria Addabbo. Entusiaste le studentesse: "E’ stata un’esperienza nuova, bellissima. Per la prima volta abbiamo lavorato con la pietra serena".

"Quando l’artista riesce a trasformare la materia in un sentimento ha realizzato una grande magia", non ha dubbi il professor Spina, "molto soddisfatto" del lavoro realizzato dalle tre giovanissime allieve, che hanno dato un’ottima prova delle loro capacità "nonostante le poche ore di laboratorio previste dalla riforma". Non solo. Per le studentesse, quest’esperienza rappresenta un bel biglietto da visita per un eventuale futuro impiego nella lavorazione della pietra. Un settore, questo, "in cui le maestranze scarseggiano", osserva il docente.

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