Arbore: "L'Italiano? Insegnatelo con i versi di De Andrè". Giannini: "Professori ad hoc per gli immigrati"

Il cantautore ospite agli Stati Generali della lingua italiana. Il ministro dell'Istruzione: "Ius soli, l'istruzione è fondamentale". Il sottosegretario Giro: "Diffusione crescente nel mondo" / IL PROGRAMMA / VIDEO

In Palazzo Vecchio gli Stati generali della lingua italiana (Foto Twitter)

In Palazzo Vecchio gli Stati generali della lingua italiana (Foto Twitter)

Firenze, 21 ottobre 2014 - Insegnare l'italiano a scuola, anche e soprattutto ai giovani stranieri con "i versi bellissimi dei nostri cantautori del Novecento". E' la proposta lanciata dal maestro Renzo Arbore agli Stati generali della lingua italiana, la due giorni dedicata alla diffusione dell'italiano all'estero che si è aperta oggi a Firenze. Tra gli ospiti, oltre ad Arbore, Dacia Maraini, l'attrice Serra Yilmaz e il regista Gabriele Lavia. Tanti gli spunti e le idee per divulgare la lingua italiana all'estero. L'Erasmus delle arti proposto dal sindaco Nardella fa breccia e conquista il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini.

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INSEGNATE DE ANDRE' - "Giro da 25 anni il mondo con la mia Orchestra Italiana", ha spiegato Arbore, convinto che "effettivamente si debba fare qualcosa per aiutare la diffusione della lingua italiana". Arbore ha quindi proposto "di fare molta attenzione alla musica popopolare italiana, alle canzoni italiane". "La lirica va bene, certamente - ha continuato Arbore - il melodramma eccetera, ma la canzone italiana può essere un veicolo straordinario di diffusione, anche solo leggendo i versi meravigliosi dei grandi che hanno fatto la musica nel Novecento, da Francesco De Gregori a Gino Paoli. Sono autentiche poesie, penso a Gaber, De André, Battisti. E' un po' come il cibo: propinare agli stranieri innamorati dell'Italia i versi bellissimi - ha concluso Arbore- dei nostri cantautori del Novecento".

PROFESSORI AD HOC PER INSEGNARE L'ITALIANO AGLI IMMIGRATI - La lingua italiana deve diventare strumento di inclusione e integrazione dei tanti bambini stranieri che crescono nel nostro paese: su questo ci sarà una nuova classe di concorso, i tempi sono maturi - sono le parole del ministro dell'Istruzione Stefania Giannini - Gli stranieri sono il 10% di tutti gli studenti nel nostro paese: occorre assumere consapevolezza del fatto che l'inclusione linguistica è fondamentale anche ai fini del percorso di ius soli temperato per acquisire cittadinanza". Il ministro ha confermato il progetto di istituire cattedre di italiano nelle scuole come seconda lingua per gli studenti immigrati.

UN ERASMUS DELLE ARTI - A lanciare l'idea è stato il sindaco di Firenze Dario Nardella: "In Italia nasca un Erasmus delle arti: verifichiamo se ci sono le condizioni perché l'Italia possa ospitare questo programma dedicato alle arti come veicolo della lingua italiana nel mondo". Il sindaco, parlando nel salone dei Cinquecento, ha proposto anche altre due cose. Una in ambito musicale: "Perché non porsi l'obiettivo di raddoppiare in tre anni le tournée delle nostre orchestre sinfoniche e liriche e dei nostri organici di musica popolare nel mondo? - ha detto - Sono attività finanziate dal Fondo unico per lo spettacolo, potremmo considerarle non solo attività culturali ma di promozione della lingua nel mondo". Un'altra sarebbe quella di utilizzare il veicolo del cinema promuovendo in ogni istituto italiano di cultura una scuola di cinema per i giovani e dando sistematicità a un progetto internazionale complessivo: "Sono sicuro che così potremo dare un concreto e operativo apporto alla missione di tenere viva la nostra lingua e farla scorrere tra le strade e le piazze delle città di tutto il mondo". L'idea dell'Erasmus delle arti, lanciata oggi durante l'apertura degli stati generali della lingua italiana, è piaciuta al ministro per l'Istruzione Stefania Giannini, anch'essa presente all'iniziativa in corso in Palazzo Vecchio. "L'Italia deve diventare di nuovo attrattore di studenti - ha detto - dunque vedo bene l'Erasmus delle arti. Vedo bene l'idea che il nostro paese si assuma di nuovo il ruolo di gigante culturale conosciuto nel mondo", ha affermato il ministro.

ITALIANO LINGUA DEL CUORE - Nel mondo "c'è una domanda crescente di italiano: la nostra lingua si afferma senza che sia imposta. E questo accade perché di solito l'italiano di solito è una lingua 'del cuore'". Lo ha detto il sottosegretario agli Affari Esteri Mario Giro. "Il nostro errore - ha aggiunto - è pensare di avere una lingua debole nel mercato delle lingue. Ma l'italiano e' lingua connessa all'umanesimo del bello, del buono, del dialogo dell'universalismo, della pace, che Firenze, luogo di questo incontro, rappresenta". Giro ha anche auspicato la nascita di un movimento culturale diffuso che faccia dell'italiano una lingua protagonista della globalizzazione". L'italiano, ha concluso il sottosegretario, "possiede un tesoro di reale influenza e reputazione: l' italiano e' un bene di tutta l'umanità, non appartiene solo all'Italia ma a tutto il mondo". 

COSA SONO GLI STATI GENERALI - La kermesse culturale, organizzata dai ministeri degli Esteri, dei Beni culturali e dell'Università, in contemporanea con la settimana della lingua italiana nel mondo accoglie esperti e 'ambasciatori speciali', tra cui lo stesso Arbore, che ​si confronteranno sulle nuove sfide e sui nuovi strumenti della comunicazione linguistica, sulle strategie di promozione linguistica per le diverse aree geografiche, sul ruolo delle Università con particolare attenzione alle cattedre di italianistica.

Tanti i soggetti coinvolti: scuole e università, docenti e allievi, studiosi, ricercatori, enti gestori dei corsi per le comunità italiane all'estero, Ambasciate, Consolati, Lettorati e Istituti Italiani di Cultura, in un calendario che prevede appuntamenti anche al teatro della Pergola.

 

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