Tangenti Anas: sequestrati quadri e un diamante da centomila euro

I beni sottoposti a sequestro potrebbero essere provento delle attività illecite e non sarebbero giustificati con i redditi percepiti dagli indagati

Corruzione, inchiesta vertici Anas Toscana: quattro arresti e settanta perquisizioni

Corruzione, inchiesta vertici Anas Toscana: quattro arresti e settanta perquisizioni

Firenze, 8 ottobre 2015 - La procura di Firenze ha sequestrato una sessantina di quadri di valore, denaro contante e preziosi - tra cui un diamante certificato per un valore di circa 100.000 euro - nelle perquisizioni a due dei quattro dirigenti Anas arrestati il 30 settembre per un' inchiesta per corruzione su appalti in lavori stradali.

In particolare, secondo quanto appreso oggi alla procura di Firenze, i beni sottoposti a sequestro potrebbero essere provento delle attività illecite e non sarebbero giustificati con i redditi percepiti dagli indagati. Nel dettaglio, al capo compartimento area Toscana di Anas, Antonio Mazzeo, sono stati sequestrati una sessantina di quadri nella sua casa in Puglia dove è residente a Grumo Appula (Bari).

Tra le opere, ci sarebbero alcuni quadri di Mario Schifano e di altri autori quotati. I dipinti sono stati trasferiti dalla polizia giudiziaria dalla Puglia a Firenze con un trasporto speciale armato, sotto scorta, e sono stati affidati al deposito di un museo dove, col tempo necessario, verranno sottoposti a valutazioni e perizie di esperti d'arte.

Invece, sempre secondo quanto risulta dalla procura di Firenze, a Roberto Troccoli, capo servizio amministrativo dell'Anas Toscana, sono stati sequestrati - in casa di un parente stretto a Roma - denaro per 15.000 euro in contanti, preziosi e gioielli e, tra questi, il diamante da 100.000 euro.

Mazzeo e Troccoli si trovano dal 30 settembre agli arresti domiciliari e i sequestri furono fatti durante le perquisizioni in quei giorni. Secondo quanto rilevato dai pm nelle indagini, i due dirigenti Anas erano al centro di un sistema di tangenti su opere stradali urgenti in Toscana, per cui su ogni appalto avrebbero ricevuto il 5% dell'importo per favorire le imprese che si aggiudicavano i lavori.

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