Fiorentina, tifosi a voi la parola su Della Valle e Firenze / SONDAGGIO

Basta silenzi: come ritrovare la spinta per il futuro. Come partecipare al nostro sondaggio

La Curva Fiesole (Germogli)

La Curva Fiesole (Germogli)

Firenze, 22 luglio 2017 - Mancano ventinove giorni all’inizio del campionato e la Fiorentina è ancora alle prese con la nebbia e le incertezze nate dopo il comunicato dei fratelli Della Valle (26 giugno) in cui si dichiaravano pronti ad accogliere «offerte serie da parte di acquirenti che avessero a cuore la maglia viola». A parte i soliti noti – quelli che si fanno vivi a orologeria, quando sulla Fiorentina si addensano nubi nerissime, ma in realtà sono solo a caccia di un grammo di pubblicità – niente è successo di significativo.

La struttura  societaria della Fiorentina si poggia sul presidente esecutivo Mario Cognigni e sul direttore generale dell’area tecnica, Pantaleo Corvino. Stop. I Della Valle si sono chiusi in un silenzio assoluto, al quale Firenze e più in generale i sostenitori hanno contrapposto due atteggiamenti molto diversi: la frangia estrema del tifo si è messa all’opera per confezionare uno striscione a notte da appendere al «Franchi», l’altra – e parliamo della maggioranza – ha assistito in altrettanto silenzio, delusa, amareggiata ma soprattutto frastornata.

Ecco da cosa nasce il sondaggio del nostro giornale: abbattere il muro dell’incertezza e provare e ricreare il dialogo tra i Della Valle e la gente viola. Remare tutti dalla stessa parte è il segreto per tenere la Fiorentina ai livelli che merita, molto più importante dell’acquisto di un bomber.

 

 

 

 

Da oggi chi vuol scrivere alla «Nazione» e rispondere alle domande qui sopra ha due possibilità: inviare una mail a [email protected] oppure mandare un sms tramite Whatsapp al numero 338-6873963.

Saranno pubblicate solo le opinioni firmate ed espresse in toni civili.

 

I COMMENTI DEI TIFOSI

"I Della Valle sono degli industriali di grande successo. Le loro industrie sono in tutto il mondo. Vogliono che il loro nome - scrive Mario Romano - giustamente venga rispettato. Questo lo si può fare anche con i tifosi della Fiorentina a patto che loro prendano atto di che cos’è il calcio per i tifosi. Essi vogliono tifare per una squadra che lotti per lo scudetto e la champion. Tutto il resto è noia. La pace con i tifosi può e deve essere raggiunta costruendo una squadra competitiva cioè quella dei migliori periodi di Prandelli e Montella. I Della Valle hanno i mezzi per farlo". 

Netto il parere di Franco Montanelli da Fucecchio: "Alle intemperanze di alcuni contro i Della Valle risponde il resto del pubblico con i fischi. Non è giusto offendere nessuna proprietà, in particolare la nostra, nella loro attività l'immagine è decisamente importante. Della Valle, ritornate allo stadio!".

"Ritengo ingiusto chiedere ai Della Valle di andarsene - dice Emiliano Salucci di Montespertoli - e tantomeno contestare e offendere in modo così pesante. Personalmente sono orgoglioso di avere una proprietà italiana che si è distinta per lo stile che ha sempre dimostrato e per le numerose iniziative benefiche intraprese, oltre ai buonissimi risultati sportivi raggiunti in questi anni, anche al di sopra delle oggettive potenzialità della città. Da contestare sono invece le amministrazioni che in questi anni si sono succedute a Palazzo Vecchio che non hanno consentito ai Della Valle di fare gli investimenti che erano disposti a fare e che avrebbero consentito alla società di avere maggiori potenzialità".

Alessandro Mealli sostiene che "i cambiamenti portano sempre motivazioni, ora non sono molto propenso a questa situazione, ho paura che la Fiorentina la possa comprare uno con ancora meno senso di appartenenza dei Della Valle. Non sopporto le offese, ma, nel contesto in cui sono state fatte, la rabbia era tanta. Purtroppo a caldo si dicono cose che dopo non avremmo mai voluto dire. Però vorrei chiedere ai signori Della Valle: se al posto di quei tifosi che sono andati a Palermo ci foste stati voi come avreste reagito? Il consenso al100% non si può avere in nessun ambito. E poi in società c'è una persona campione del mondo: Antognoni che ha dovuto sopportare a volte critiche insensate, pur avendo giurato fedeltà alla Fiorentina e a Firenze".

"Noi pensiamo che i signori Della Valle - ribatte Marco Pippi - dovrebbero restare a firenze alla guida della Fiorentina, in quanto persone estremamente serie". E anche Amerigo Moretti chiede che "i Della Valle rimangano alla guida della Fiorentina e non è giusto che i dirigenti vengano offesi".

Maurizio Marchini di Scandicci: "Chiedere ai Della Valle di andarsene è una fesseria colossale! La Fiorentina è una delle poche squadre di serie A serie e non in mano a chiunque. Di fronte ai 4 milioni a Bernardeschi o ai 6 a Donnarumma, come si fa a non capire ed appoggiare la dirigenza viola se ha imposto un calmiere logico? Pertanto i brontoloni fissi smettano di protestare perché in alternativa ci sono i presidenti tipo quello di Palermo. Inoltre Firenze è sempre stata un faro di civiltà nel mondo da secoli. Se quattro scalmanati trascendono non fanno altro che dimostrare la loro ignoranza, maleducazione e inciviltà. Pertanto condanniamo subito pubblicamente i falsi innamorati della maglia viola". Ma non la pensa così Giacomo: "Tutta la responsabilità della grande fuga dei migliori giocatori è della società allo sbando. I partenti fanno giustamente i loro interessi".

Gottardo Corsi, tifoso di lunga data, ci scrive su whatsapp: "Non è giusto chiedfere loro di andarsene e, per quanto riguarda le offese, ritengo giusta la critica, perché è passione, ma anche la critica ha dei limiti. Sono amareggiato".

Mirco Bellacci, di Scandicci, scrive: "La società ha dichiarato  che farà una squadra competitiva. Arriveranno dalle cessioni circa 100 milioni. Quanti e come saranno reinvestiti? Al momento sono stati presi solo giovani stranieri sconosciuti. Troppo difficile puntare a giocatori italiani o che hanno già giocato in serie A? Per riconquistare entusiasmo e fiducia c'è solo un modo, fare una squadra all'altezza del nome di Firenze. Questa volta devono mantenere le promesse con delle vere certezze".

No alla partenza dei Cdella Valle e no alle offese anche da Ubaldo Bola e, tre in un solo messaggio, da Marco Bandini, Sergio Bandini e Mara Nardelli. "Chi si è fatto avanti per comprtare?", si chiedono con retorica Vincenzo e Vanda, "due vecchi tifosi".

Lungo il pensiero di Stefano Pini, 56 anni e da anni storico abbonato della curva Fiesole: "Non è mai giusto corretto educato offendere la proprietà come non sarebbe corretto offendere le terne arbitrali o i calciatori extracomunitari ma lo stadio è un'arena fatta da persone che prendono freddo, caldo, acqua solo perché innamorati di una città, di una maglia... Ritenendo sbagliato le forme verbali di alcuna parte dei tifosi dico anche alla proprietà che Firenze e la Fiorentina non sono un'azienda o una linea di produzione per scarpe e borse quindi se si decide di investire nel calcio su Firenze si deve esser pronti a mettere alla guida persone che conoscano il calcio in tutti i suoi minimi aspetti, viceversa se non abbiamo la capacità responsabile e non razionale da reggere le legittime critiche di chi, pagando, compra quel paio di scarpe o quella borsa, facendo il broncio, è giusto che facciano un passo indietro".

Per Francesco Mitchell è "giusto chiedere ai Della Vallle di andarsene anche non andando allo stadio. Mai offendere ma giusto contestare". Pensiero condiviso da Paolo, da Vernio: "Penso che i fratelli Della Valle se ne debbano andare. Il loro ciclo a Firenze è finito e devono ammettere di aver fallito con la viola, nemmeno un trofeo in bacheca dopo tante e tante promesse fatte".

Per Sergio Sacchetti, di Grosseto,  "è giusto chiedere ai Della Valle di andarsene. Non si tratta di irriconoscenza. Si tratta di sentire la Fiorentina come una passione, una fede. Loro non lo fanno. Non sono cosí. Sono imprenditori, oculati e parsimoniosi. Considerano la Fiorentina come uno dei tanti loro "segmenti" di attività, da amministrare con razionalità. Non con fede e passione, con la quale si fanno anche ragionevoli "follie". Per un tifoso e/o un presidente tifoso, la prima cosa da fare, oltre ad avere fede e passione è "sognare". Loro non sognano, pretendono "divertimento". Con loro, io non "sogno" piú da tempo. Non mi interessa avere una squadra da quarto o quinto posto. Io voglio "sognare". Magari non si riesce ad arrivare al "sogno", ma l'importante è averci provato con convinzione, mettendocela tutta. Non è invece giusto offendere la proprietà e i dirigenti in modo così pesante. É una questione di rispetto, correttezza ed educazione. É giusto invece far trasparire in ogni occasione la nostra freddezza, il nostro distacco ed il nostro disamore".

Non la pensa così Rolando Bernacchi: "Se vogliamo salvare e ricostruire la Fiorentina bisogna riappacificarsi con Della Valle e lasciarli al proprio posto".

"No non è giusto chiedere loro di andarsene - scrive Luciano Materazzi - perché hanno preso la Fiorentina che era fallita e negli ultimi anni siamo sempre entrati in Europa. Ci siamo scordati i campionati anonimi che facevamo prima. Quando hanno detto di voler vendere la società abbiamo visto che fila per comprarla...".

Stefano Chini aggiunge: "I Della Valle devono rimanere e non è giusto offendere la proprietà, non se lo meritano".

E Maurizio Giometti aggiunge: Non è giusto chiedere loro di andarsene finché non troveremo una nuova presidenza che possa dimostrarsi all'altezza economica e motivazionale per la Fiorentina. Non è mai stato giusto offendere società e dirigenti, a parte i ben noti e sfortunati casi di un non lontano passato, ma solo criticare civilmente e in maniera costruttiva". Gli fa eco Silvano Guidarelli: "Non è giusto chiedere ai Della Valle di andarsene ma di partecipare con più entusiasmo alla gestione della società, più partecipazione con amore. Non è giusto offenderema bisogna ascoltare eventuali critiche che vengono mosse nei loro confronti dando ai tifosi una comunicazione più sincera". 

Molte altre le risposte che ci sono arrivate ma che non erano firmate e, come ben spiegato, pubblicheremo solo gli interventi firmati e civili.

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