Firenze, cinquantenne nuoterà per 42 chilometri alla scoperta del golfo di Orosei / FOTO

Sebastian Schweizer, 50 anni, madre elbana e padre di Basilea ma naturalizzato fiorentino è un amante del trekking a nuoto. E la prossima settimana si lancerà in una nuova impresa

Sebastian Schweizer

Sebastian Schweizer

Firenze, 7 ottobre 2017 - In sette giorni nuoterà per 42 chilometri alla scoperta del golfo di Orosei. Sebastian Schweizer, 50 anni, madre elbana e padre di Basilea ma naturalizzato fiorentino è un amante del trekking a nuoto. E la prossima settimana si lancerà in una nuova impresa: andrà alla scoperta di quello che è considerato uno dei passaggi più incontaminati del nostro Mediterraneo.

Quando è nata la passione per questi sport? «Ho sempre praticato gli sport legati alla natura, ma più che una passione sono diventati un lavoro vero e proprio. Ho un dottorato di ricerca in ingegneria forestale. Ma quasi subito purtroppo ho capito che l’attenzione all’ambiente non paga. Così ho pensato allo sport puntando su un’attività che riguarda il trekking, il rafting e il campeggio nautico»

Ma il nuoto?

«Il nuoto è l’ultima scoperta, chiamatelo trekking acquatico, o come volete; l’ho sperimentato già nelle isole dell’arcipelago toscano: Capraia e Giglio. E’ un modo nuovo di esplorare il mare; si fa sosta in spiaggia per dormire e mangiare poi si riparte».

C’è qualcosa che porta con sé?

«Ho un piccolo battello. Una mia invenzione. Si tratta di uno scafo nel quale sistemo il necessario. Una struttura in vetro resina che può andare anche su ruote e diventare un carrello per il trekking a piedi, oppure essere trasformato in uno zaino quando serve. Lo userò anche per esplorare il golfo di Orosei».

La scelta di questo tratto di costa sarda?

«Si tratta di una dei tratti di mare più incontaminati e selvaggi del mediterraneo. Non c’è acqua né punti di accoglienza. Chi va in genere lo fa con delle guide, fissando dei punti di approvvigionamento per bere. Io andrò da solo, avrò nell’equipaggiamento anche un desalinizzatore (acquistato dalla marina militare Usa) per poter essere autosufficiente. In tutto saranno 42 chilometri a nuoto, l’idea è percorrerli in sette giorni tempo permettendo».

Una passione quella per il mare, che ha portato Sebastian a puntare al trekking in solitaria in Sardegna, dopo aver esplorato a nuoto le coste delle isole toscane. Un’impresa, quella del periplo di Giglio e Capraia, già portata a termine dal compianto Alfonso Bietolini. Professore di matematica di generazioni di fiorentini al liceo Galileo, ma anche appassionato di trekking sia a piedi che a nuoto. Ora tocca a Sebastian che, connessione permettendo, terrà un diario social della sua avventura.

 

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