Sousa: "I tifosi della Fiorentina si ricorderanno di me"

Il tecnico portoghese dribbla ogni domanda relativa a bilanci, analisi, commenti su quella che è stata la sua esperienza a Firenze

Paulo Sousa

Paulo Sousa

Firenze, 27 maggio 2017 - «Se i tifosi della Fiorentina si ricorderanno di me? Sì, si ricorderanno». Così Paulo Sousa alla vigilia della gara interna con il Pescara, ultima stagionale per la Fiorentina e ultima per lui da allenatore viola dopo due stagioni. Una partita comunque priva di obiettivi di classifica, visto che la Fiorentina è già fuori dall'Europa.

Il tecnico portoghese dribbla ogni domanda relativa a bilanci, analisi, commenti su quella che è stata la sua esperienza a Firenze, e anche sull'attuale stagione che per la prima volta, dopo quattro anni, vede la Fiorentina fuori dalle coppe. «Parlo solo della partita», si è limitato a dire Sousa, trasformando così l'ultima conferenza stampa in una sorta di rito poco significativo. L'unica concessione la fa nei riguardi di Zeman. «È un allenatore schietto - dice Sousa - Resterà nella storia del calcio, non è mai esagerato essere sè stessi».

"L'obiettivo per la gara di domani rimane lo stesso di sempre: vincere la partita - ha detto Sousa. Proveremo a impiegare anche giocatori che sono stati meno utilizzati durante la stagione, cercando di vincere, chiudere bene il campionato e magari creare un link con quello che sarà il 'domani' della Fiorentina". L'ex centrocampista, che ha annunciato due dei titolari della sfida di domani, ovvero Dragowski in porta e Saponara sulla trequarti, ha evitato di rispondere alle domande dei giornalisti su temi non strettamente legati alla partita, ad esempio quelli legati alle parole espresse ieri dai proprietari del club, i fratelli Della Valle.

"Quest'anno per raggiungere l'Europa League sono mancati i punti che meritavamo di conquistare per quanto espresso e che non siamo invece riusciti a raggiungere per la qualita' che abbiamo -ha proseguito. Paulo Sousa ha parlato poi del suo rapporto con la piazza di Firenze che domani, come altri giocatori della rosa viola, salutera'. "Il rapporto con la citta' e' stato sempre bello in questi due anni - ha sottolineato il portoghese -. Ho sempre detto che i tifosi sono liberi di esprimersi come vogliono, lo hanno fatto in questo periodo".

"Da parte mia - ha proseguito - posso dire che non solo io e il mio staff, ma tutti quelli che lavorano insieme a noi, i magazzinieri, il comparto medico e i giocatori, abbiamo condiviso tante cose in questi due anni, al di la' dei risultati piu' o meno positivi che abbiamo ottenuto. Le parole di ieri di Gonzalo Rodriguez? Non posso che ringraziarlo. E' un ragazzo con cui ho lavorato con piacere sia sul piano professionale, che calcistico, che umano". Manca solo una partita, ma per Paulo Sousa non e' ancora tempo per fare un'analisi della stagione. "La faremo a fine anno, dopo la partita di domani. Non ho bisogno di prendere appuntamenti con la stampa per parlare. Non ho mai detto che mi devo togliere dei 'sassolini'". Nessuna concessione alla stampa da parte di Paulo Sousa neanche sul suo futuro dopo l'esperienza in viola, visto che il suo nome viene spesso accostato a quello di tanti club anche importanti. "Mi sento fortunato - conclude - perche' faccio quello che mi piace e cioe' allenare e lavorare con i protagonisti del mondo del calcio".

 

 

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