Francesco Marinari

Twitter: @framar1977

Firenze, 29 settembre 2013 - Ai Mondiali di Ciclismo 2013 vince Rui Costa, con l'oro che va al Portogallo. Argento e bronzo per la Spagna con Rodriguez e Valverde mentre Nibali deve accontentarsi del quarto posto, non tentando la volata sullo stesso Valverde. Una gara da leggenda, con pioggia e strade bagnate su tutto il percorso e cadute a ripetizione. Ma è un Nibali eccezionale, commovente quello che taglia il traguardo dopo sette ore di corsa con tra i denti la medaglia di legno, quella che tiene per poco gli azzurri fuori dal podio. Fuori dal podio i favoriti, come spesso accade nel Mondiale. Sagan e Cancellara possono solo stare a guardare e spariscono nell'anonimato. 

Nibali che è caduto alla fine dell'ultimo giro e che nonostante questo è riuscito a risalire in sella e riprendere un minuto al gruppo, per poi provare addirittura ad attaccare. Ha fatto sognare Nibali ma alla fine, nell'azione finale, nell'ultima salita di via Salviati, la zampata di Rodriguez con Rui Costa a ruota è stata determinante. 

Una gara epica, quella di Firenze, con un milione di persone arrivate per assistere alla gara sui 272 km da Lucca a Firenze, con dieci giri del percorso fiorentino e altrettanti turni di salita per Fiesole e via Salviati. Una gara martoriata dal maltempo, con un acquazzone che ha inzuppato gli atleti nelle prime cinque ore di gara. Con la pioggia e l'asfalto viscido sono state decine le cadute. Primi duecento km di fuga per un gruppetto di cinque, poi assottigliatosi a quattro e a due, un gruppetto che comprendeva l'austriaco Brandle, il tunisino Ctihoui, il polacco Huzarski, il ceco Barta e il venezuelano Godoy, vent'anni, il più giovane dei duecento in gara.

Il trasferimento da Lucca a Firenze è senza problemi, poi cominciano le cadute. Ce ne sono due in via Trieste, proprio nella fase di discesa, nella deviazione da via Bolognese. Nella prima cadono in quindici tra cui Cadel Evans, che rinuncia alla gara. Poi si ritirano Froome, Richie Porte, Quintana, tanti nomi eccellenti. Nella seconda, a un giro dalla fine, cadono Paolini e Nibali. Finisce la gara per Paolini, non per Nibali, che recupera. 

L'Italia non molla mai. Nel finale c'è un quartetto con Valverde e Rodriguez, con Rui Costa e appunto Nibali. Lo strattone finale in via Salviati di Rodriguez è decisivo, perché lo spagnolo viene ripreso ma poi fa il vuoto insieme a Rui Costa. A quel punto l'oro è un duello a due tra spagnolo e portoghese, vince il primo, la Spagna con Sanchez e Valverde completa il podio. Fuori Nibali, che non fa neanche la volata. 

Ordine d'arrivo del Mondiale Elite uomini, disputata da Lucca a Firenze, su un percorso lungo 272,260 km.

1. Alberto Rui Faria da Costa (Por) in 07h25'44" (media 36,648 Km/h)

2. Joaquin Rodriguez (Spa) s.t.

3. Alejandro Valverde (Spa) a 00'16"

4. Vincenzo Nibali (Ita) s.t.

5. Andriy Grivko (Ucr) a 00'31"

6. Peter Sagan (Svk) a 00'34"

7. Simon Clarke (Aus) s.t.

8. Maxim Iglinskiy (Kaz) s.t.

9. Philippe Gilbert (Bel) s.t.

10. Fabian Cancellara (Svi) s.t.

11. Bauke Mollema (Ola) s.t.

12. Lars Petter Nodhaug (Nor) s.t.

16. Michele Scarponi (Ita) s.t.

17. Filippo Pozzato (Ita) a 01'05" 51. Giovanni Visconti (Ita) a 09'15".