Figline, 5 luglio 2012- Ha portato la leggenda dell’Airone tra le corsie dell’ospedale. Valeriano Falsini, il Pentolaio, ha trascinato con sé la mitica Bianchi donata proprio dal capitano Fausto Coppi e la maglia bianco celeste. E arrivando con queste due autentiche reliquie del ciclismo italiano, ha voluto ringraziare lo staff del Serristori che in una quindicina di giorni lo ha curato per un piccolo ictus.

Dall’ortopedico Federico Cuccuini, al personale della fisioterapia: Dante Becattini, Gianna Casprini, Veronica Castagnoli, Luciana Casucci, Andrea Giommoni, Maria Marchi, Angela Marino, Stefania Picchioni, Milo Righetti, Giulia Rimondini, Roberto Zaraffi e Laila Erbosi. Ha scattato foto con tutti regalando la più bella immagine della sanità pubblica in questi tempi tristi.

E adesso, il gregario devoto del Campionissimo, si prepara a ritornare sui pedali: “In queste settimane ho fatto tanta riabilitazione all’ospedale e potrò tornare in sella grazie ad una speciale bici preparata dalla Veletruria di Montevarchi di Aldo e Bruno. La proverò sabato”.

Al Pentolaio, che dovette abbandonare il ciclismo professionistico giovanissimo per una brutta artrosi, infatti servirà un sellino molto basso per poter pedalare in sicurezza.

Dentro la sala di riabilitazione, il personale del Serristori lo guarda esterrefatto ma con il sorriso: “Come sta? Come lo vedete: bene. Poche settimane fa aveva grandi difficoltà a camminare ma con il lavoro sta tornando quello di prima”.

Ad aiutarlo è stato la sua passione infinita per la bicicletta: "All’inizio era un po’ preoccupato – spiega la fisioterapista Maria Marchi che lo ha seguito nella riabilitazione – gli spiegavamo che sarebbe servito tanto lavoro per tornare a camminare bene. Lui ci rispondeva seccamente: “ Ma che camminare, io voglio tornare a pedalare”. Nel reparto ha portato l’entusiasmo e l’allegria di un giovane".

Il Pentolaio, intanto, si prepara ad un film: "Vogliono raccontare la mia storia e gli anni magici trascorsi accanto a Fausto" spiega soddisfatto. Proprio lui che, abbandonata la carriera ciclistica, tentò invano la fortuna nel mondo del cinema. Patrizio Bonciani infatti ha avuto l’idea di girare una pellicola su Valeriano coinvolgendo un gruppo di valdarnesi, a cominciare da Maria Italia Lanzarini che curerà la sceneggiatura: "Valeriano Falsini è il volto valdarnese di quell’Italia che uscita dalla seconda guerra mondiale voleva riscattarsi". Un “cuore in bicicletta”, che ancora pedala sulle sue gambe con la forza della memoria.

di Eugenio Bini