Ciclismo, a Ferragosto tutti a caccia della Firenze-Mare

Dal rione di San Frediano al lungomare di Viareggio

Il podio 2016 con Masnada, Pacinotti e Radice

Il podio 2016 con Masnada, Pacinotti e Radice

Firenze, 14 agosto 2017 - Dal 1946 nel giorno di Ferragosto (primo vincitore il fiorentino Enzo Sacchi un re delle volate) il quartiere fiorentino di San Frediano si “sveglia” con il fruscio delle ruote di coloro che prendono parte alla Firenze-Mare o se preferite Firenze-Viareggio, visto che il traguardo è tornato dopo una parentesi di tre anni a Lido di Camaiore, nella città che lo ha ospitato per quasi 70 anni.

Animazione già ieri pomeriggio presso “Il Torrino” di Piazza Torquato Tasso sede storica dell’A.S. Aurora con le pareti tappezzate di pagine di giornali ingiallite dal tempo e foto in bianco e nero. Questa mattina alle 5,30 sveglia per l’ultimo ritrovo poi alle 7,30 il gruppo di partecipanti (177 iscritti di 17 società a caccia del successo) lasceranno il rione di San Frediano per attraversare i quartieri dell’Isolotto e di San Bartolo a Cintoia. Da qui il viadotto dell’Indiano fino all’uscita su via Pistoiese dove alle 8 avverrà la partenza ufficiale con arrivo a mezzogiorno dopo 164 Km. Il n.1 sulla maglia tricolore under 23 di Matteo Moschetti che apre uno schieramento ricco di tanti altri protagonisti della stagione 2017, come il tricolore della crono Baccio, tanti azzurri e plurivittoriosi come Bonifazio e Toniatti (5 successi a testa) e tandem del Team Colpack sodalizio ormai alle 40 vittorie stagionali. M

a ci sono anche gli atleti toscani che non vincono da cinque anni la gara di Ferragosto e intendono tornare sul gradino più alto del podio. Il cambio del percorso per il divieto di transito della gara sulla salita di Pedona a 20 Km dal traguardo a seguito di una decisione del comune di Camaiore che ha sorpreso e amareggiato tutti, favorisce una soluzione in volata e quindi i più contenti sono i velocisti. Ce ne sono tanti nel gruppo compreso un paio di stranieri (l’albanese Kamberaj ed il bielorusso Shumov). Sarà una bella sfida, come sempre, nello stadio infinito del ciclismo, la strada, e la strada è di tutti, ed è così bello.

 

Antonio Mannori

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