Fiorentina-Inter 1-1, Pioli: "Ottima partita. E Simeone migliorerà ancora, vedrete"

Firenze, 5 gennaio 2018 - E' un Pioli soddisfatto quello che viene intervistato da Sky Sport a fine partita. Un allenatore che ha visto la sua squadra prendersi un punto importante. La sconfitta sarebbe stata troppo severa.

Il gol di Icardi ha un po' rovinato la bella partita che avevate fatto fin lì...

"Abbiamo concesso troppo spazio e un attaccante così furbo ci ha subito colpito. La partita poteva cambiare se noi fossimo passati in vantaggio in quelle situazioni che abbiamo costruito nel primo tempo. L'Inter ha sfruttato la nostra indecisione, sarebbe stato un peccato perdere una partita del genere visto il poco che abbiamo concesso all'Inter. Bicchiere mezzo pieno, forse potevamo portare a casa qualcosa di più".

C'è lo stimolo per l'Europa League? E' questo l'obbiettivo?

"Credo che dobbiamo darci l'obbiettivo di continuare a crescere e pensare di partita in partita. Non credo  che siamo superiori a Sampdoria, Torino, Atalanta ma non credo che siamo neanche così distanti. Vogliamo sfruttare ogni singola partita per fare punti. Adesso riposiamo e poi potremo ripartire". 

Avete giocato fino al novantesimo, questa è la grande soddisfazione...

"Sì e il fatto di inserire Babacar poteva portare i giocatori a scodellare di più, invece siamo riusciti anche a trovare spazi. Siamo stati bravi e fedeli ai nostri concetti di gioco fino alla fine e siamo stati meritatamente premiati. Sarebbe stata una beffa non uscire con un risultato positivo". 

Dopo venti partite il più bel traguardo è che ora gli altri si adeguano alla Fiorentina, non il contrario...

"Ho un gruppo attento e determinato, che lavora per migliorare. Ci basta calare del 5% per andare incontro a grandi rischi. Adesso rifiateremo ma proveremo a insistere, possiamo fare anche meglio".

Icardi e Simeone?

"Sono due grandi attaccanti. Simeone è un grande lavoratore, quando uno ha quella volontà lì sicuramente arriverà in alto. Giovanni può senz'altro crescere, ma sono sicuro dei suoi miglioramenti. Un attaccante non si può giudicare dal gol e lui è sempre stato una grande pedina della squadra".