Fiorentina-Empoli, Sousa: "Giocare a due punte? E' una possibilità"

Il tecnico viola alla vigilia del derby: "Non dobbiamo lavorare con ansia, ma con fiducia nei nostri mezzi. Consigli a Bernardeschi? Glieli darò in privato"

Paulo Sousa alla vigilia di Fiorentina-Empoli

Paulo Sousa alla vigilia di Fiorentina-Empoli

Firenze, 14 aprile 2017 - "Non dobbiamo lavorare con ansia, con fiducia nei nostri mezzi e consapevoli nostra qualità di gioco e in quello che dobbiamo fare come squadra". L'allenatore della Fiorentina, Paulo Sousa, presenta la sfida contro l'Empoli (sabato 15 aprile, ore 15, allo stadio "Franchi") sottolineando come la squasdra si sia allenata bene: "Abbiamo fatto due sessioni tra le più competitive all’interno della squadra. Mi ha fatto molto piacere”. Contro l'Empoli, però, mancherà capitan Gonzalo a causa di un infortunio e Sousa sottolinea da un lato l'importanza del difensore argentino anche nella fase di costruzione del gioco, ma è convinto che "quelli che andranno in campo, che faranno il meglio per vincere”.

Dall'Empoli non si aspetta grandi sorprese nell'impostazione di gioco, ma certo sarà una squadra "che spingerà fino alla fine per fare risultato". Classifica alla mano, quella della vigilia pasquale sarà una sfida non banale, si profila un derby vero: la Fiorentina cerca di restare attaccata alle sue speranze di Europa League; l'Empoli vuole scacciare i fantasmi di una zona retrocessione che sembrava lontana e che ora è solo a tre punti.

Stuzzicato dai giornalisti, Sousa torna sulla sua frase post Sampdoria ("la squadra non è mia io l'alleno e basta") e spiega: “Io sono sempre orgoglioso dei miei ragazzi, vengono sempre ad allenarsi con la voglia di competere e migliorarsi e trasferire tutto nelle partite. Dall’inizio della stagione sono stato molto chiaro. Io sono l’allenatore, mi sono concentrato su questo, non sono nient’altro”.

Tra i meriti di Sousa tutti gli riconoscono l'aver favorito la maturazione di Bernardeschi e aver lanciato Chiesa, e Sousa parla dei due talenti che vivono un momento d'oro."A Bernardeschi darò consigli, ma in privato _dice Sousa_ Quando è stato possibile vi ho dato le mie spiegazioni, ma all’interno delle mie parole sono state prese altre strade". Poi su Chiesa: “E' già carico da solo, è un trascinatore nel suo calcio.Quello che dico a lui e alla società è che è normale che quando uno arriva a questi livelli le distrazioni ci sono, e la concentrazione massima non si raggiunge. E’ normale, anche per la sua età. E’ un qualcosa che si deve programmare e organizzare per un ragazzo così. Nel calcio si costruiscono bandiere ma si fa veloce anche a distruggerle”.

Sousa chiede ai suoi "qualità e intensità di transizioni difensive, dare velocità al nostro gioco" e non esclude la possibilità di ripetere lo schieramento a due punte come nel secondo tempo di Sampdoria-Fiorentina: "C'è sempre l'occasione di giocare con due punti se stanno bene. Ricordo che in una parte del campionato, all'inizio, abbiamo lavorato tantissimo per creare dinamiche dentro ci potesse essere equilibrio. Continuiamo a lavorare per avere risultati positivi sia con una che con due punte".

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