Fiorentina, 15 anni fa moriva Julinho: artista del primo scudetto viola / VIDEO

E' stato uno dei più grandi di tutti i tempi: ha fatto innamorare i fiorentini e ha sempre avuto Firenze nel cuore

Julinho in azione contro la Sampdoria (New Press Photo)

Julinho in azione contro la Sampdoria (New Press Photo)

Firenze, 11 gennaio 2018 -  Ha incantato i tifosi con la sua classe, le sue finte, la sua potenza e fantasia. Julio Botelho, per tutti "Julinho" (o "Giulino", come veniva spesso chiamato a Firenze) è stato certamente una delle più grandi ali destre della storia del calcio e uno dei più migliori (se non il migliore)  giocatore della storia della Fiorentina. 

Chi era Julinho: la scheda

Quindici anni fa, l'11 gennaio 2003, Julinho muore a San Paolo del Brasile, nel quartiere Penha dove era nato il 29 luglio del 1929, dove vivono i figli e dove c'è una scuola intitolata proprio a lui. La triste notizia della morte di uno degli eroi del primo scudetto viola nel ‘55/’56  arrivò alla vigilia di una sfida casalinga contro la Sangiovannese della Florentia Viola in C2. Dopo il fallimento della Fiorentina di Cecchi Gori, la società dei Della Valle (che, poi, tornerà a chiamarsi Fiorentina)  cominciava a risalire la china per riportare Firenze nel grande calcio. 

Certamente nel grande calcio l'ha esaltata Julinho che in viola vince uno scudetto e sfiora il trionfo in Coppa Campioni. Al di là dei risultati, Julinho entusiasma Firenze e i tifosi viola con le sue giocate favolose. 

Fiorentina '55/'56: i "Campioni per sempre" del primo scudetto raccontano. Il video

Quando arriva in Italia nell’agosto del 1955, dopo un lungo e faticoso viaggio in aereo, viene circondato da cronisti e fotografi e appena il commissario di polizia dell’aeroporto di Ciampino lo riconosce esclama: «Questo sì che che è un giocatore!». A Firenze scoprono subito che giocatore è Julinho: dribbling, finte ubriacanti, grande potenza, cross rasoterra, fughe imprendibili sulla fascia destra, una classe immensa: in maglia viola conferma in pieno la fama che lo precede. 

Un amore, quello tra Julinho e Firenze che dura per tutta la vita del campione brasiliano e prosegue anche oggi nel ricordo dei più vecchi e nell'ammirazione dei più giovani che non lo hanno visto giocare, ma ne hanno sentito parlare da nonni e genitori.  «Quando ero in Italia _raccontava Julinho_ soffrivo per la nostalgia della mia famiglia e di Penha. Quando sono tornato in Brasile soffrivo per la nostalgia degli amici che avevo a Firenze».

Fiorentina, Julinho: un amore infinito

A tenere vivo quell'amore è il figlio Carlos, tifosissimo viola e appassionato di Firenze, vero e proprio portafortuna (insieme alla moglie Graziella e alla figlia Bia): nelle sette volte nelle quali ha visto la Fiorentina giocare a Firenze, i viola hanno sempre vinto, compreso il famoso 4-2 sulla Juventus il 20 ottobre 2013

Fiorentina, il figlio di Julinho portafortuna imbattibile: sette vittorie su sette gare

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro