Fiorentina: per i nodi Simeone, Kalinic e Bernardeschi cinque giorni di fuoco

Mercato, quanti crocevia per i viola

Il giocatore della Fiorentina, Federico Bernardeschi (Olycom)

Il giocatore della Fiorentina, Federico Bernardeschi (Olycom)

Firenze, 17 luglio 2017 - Segna a raffica e si diverte nelle amichevoli del Genoa, ma il suo futuro continua ad avere un orizzonte viola. Giovanni Simeone, forse, segue le vicende relative a Kalinic con la stessa apprensione di un tifoso. Già, perché il Cholito sa bene che quel viola all’orizzonte potrà diventare una splendida realtà solo dopo che il croato avrà preso una strada in direzione opposta a quella che tempo fa lo ha portato a Firenze.

Ci vorrà ancora del tempo, certo, visto che il Milan punta sì su , ma per adesso i soldi rossoneri sul piatto non ci sono. O almeno non ci sono quelli giusti (una trentina di milioni). Gran parte dei quali, fra l’altro, la Fiorentina andrà a riposizionarli proprio per portasi a casa Simeone (25 milioni, bonus compreso).

Fin qui la logica del mercato viola, logica che poi si perde un po’ nei meandri di una settimana – quella che inizia oggi – che sarà segnata soprattutto dal caso Bernardeschi. Nelle prossime 72 ore la Juventus dovrebbe sferrare l’assalto decisivo. O meglio, entro giovedì, viola e bianconeri si ritroveranno al tavolo che porterà a scrivere la parola fine sulla vicenda. Il manager di Berna, Bozzo, sta lavorando sui due fronti per arrivare a risolvere il problema del bonus che poi è davvero l’ultimissimo ostacolo da superare.

Oltre ai 40 milioni di euro, i viola puntano a un extra di una decina di milioni e dopo il tentativo per Pjaca (che avrebbe comunque dimezzato la proposta economica in contanti da versare per Berna), l’opzione Sturaro appare la meno complicata da utilizzare. Il sì del giocatore non è ancora arrivato, ma Pioli e Corvino rimangono ottimisti.

Detto di Kalinic, Simeone e Berna, i riflettori del mercato della Fiorentina si accenderanno nelle prossime ore soprattutto su un paio di affari in entrata che Corvino può chiudere in tempi brevissimi. Uno, l’arrivo dell’esterno offensivo Zekhnini (ieri ha giocato l’ultima partita con l’Odd). Doppio passaporto (Marocco e Norvegia) il giocatore diventerà viola grazie al milione che la Fiorentina ha offerto la scorsa settimana.

A breve la notizia dell’ingaggio del difensore Hristov (Slavia Sofia) che andrà a completare il reparto arretrato di Pioli. Tornando all’attacco, pare che dietro il no del Napoli al trasferimento al Torino di Duvan Zapata possa esserci la Fiorentina. Il discorso sarebbe questo: se Kalinic non dovesse passare al Milan e di conseguenza non arrivare a Firenze i soldi per Simeone, i viola andrebbero comunque a investire su un nuovo attaccante e l’offerta per Zapata (15 milioni) sarebbe pronta.

Gli altri affari. Non appena Corvino sarà riuscito a dare una direzione definitiva (e positiva) ai casi con cui si accende oggi la settimana della Fiorentina, ecco che si tornerà a lavorare su operazioni in terra straniera. Punto primo: il Nizza. Il club francese è in attesa che i dirigenti viola formalizzino l’offerta (6 milioni) per . Offerta che – se non ci saranno sorprese – sarà accettata e di conseguenza farà sbarcare a Firenze un nuovo centrocampista.

Quindi la scena del mercato della Fiorentina rimarrà in Francia, ma più a nord, a Parigi. Qui ci si aspetta il via libera (la base per un accordo è già stata gettata) al prestito del giovane Nkunku. Il giocatore – come confermato dal suo procuratore qualche giorno fa – sarebbe soddisfatto di tentare l’avventura italiana, ma vorrebbe la garanzia di poter rientare al Psg al massimo dopo una seconda stagione in viola. Difficile, di conseguenza, che il club viola possa ottenere un diritto di riscatto che in ogni caso sarebbe molto pesante. E anche per l’altro giocatore del Psg contattato da Corvino, Jesé, le difficoltà sono soprattutto di ordine economico.

E non solo per il valore del cartellino – la Fiorentina potrebbe puntare semplicemente al prestito –, ma soprattutto per l’ingaggio. Il giocatore ha uno stipendio molto elevato e il Psg non sembra propenso ad aiutare chi, eventualmente, dovesse ottenere il via libera per il presito di un suo tesserato. Dunque se la Fiorentina vuole Jesé deve accollarsi anche tutto il suo ingaggio (annuale o biennale che sia). Chiusura per Paletta (Milan). I viola hanno chiesto il prestito. I rossoneri sono disponibili a trattare, ma sul difensore si à inserito con forza il Torino.

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