Firenze, 19 aprile - «VEDIAMO all’ultimo momento, ha le sue chance come gli altri». Il soggetto è Alessandro Matri, le parole sono di Vincenzo Montella. L’obiettivo è quello di riaccendere le motivazioni e la grinta dell’attaccante anche e soprattutto in vista della finale di coppa Italia.

L’Aeroplanino, insomma, ha bisogno del suo centravanti e Fiorentina-Roma di questa sera (ore 21) è forse l’occasione più importante e — probabilmente — ultima per rilanciare le azioni di Matri. L’equazione sembra semplice: se il centravanti farà bene contro i giallorossi, ritroverà la via del gol e darà segni di risveglio, è molto probabile che il suo impiego fra i titolari sarà confermato anche nella finale di coppa Italia, quando Rossi e Gomez ci saranno, certo, ma non saranno ancora al top della condizione.
Fiorentina-Roma, quindi, come esame di maturità per Matri, anche se Montella non sembra aver rinunciato del tutto alla possibilità di inserire Matos, lasciando all’ex rossonero la possibilità di riprendersi uno spazio a partita in corso, ma sentenziando di fatto una nuova bocciatura per l’ex Milan.

«VOGLIO vedere intensità — riprende Montella accendendo i riflettori sul big-match di stasera —. Serve un occhio di riguardo per le caratteristiche dell’avversario. Con le nostre qualità la Roma potrebbe andare a nozze, ma non giocheremo in modo diverso dal solito. Somiglia alla partita contro il Napoli, queste due squadre sono abili a ripartire».
E riecco all’orizzonte l’immagine della finalissima del prossimo 3 maggio. Del resto il count down dice che Fiorentina-Napoli è davvero vicina, anche se Montella evita di scalfire l’attesa e l’attenzione che circondano la sfida di campionato contro la Roma.

FRA L’ALTRO per un ex giallorosso del suo calibro, il non essere mai riuscito a battere la Roma, rischia di diventare una macchia pesante sul suo curriculum. «Si vede che voglio ancora troppo bene a quei colori — sorride Montella —. A parte gli scherzi, mi ricordo molto bene tutte le partite contro la Roma. Anche con il Catania giocammo benissimo. Voglio essere sincero: per quanto visto in campo solo l’ultima volta ho meritato di perdere. Sono state tutte partite spettacolari».
Bella e brava la Roma che sbarca a Firenze, certo, ma per Montella, lo scudetto non poteva non rimanere a Torino, sponda Juve. Continua il tecnico viola. «La Roma ha fatto un campionato straordinario, con grande continuità, ma la Juve riesce a leggere meglio le situazioni di gioco. Se c’è qualcuno migliore di te, però, i campionati non li vinci. Se la Juve non avesse vinto a Udine ci potevano essere possibilità maggiori, ma la Juve ha dimostrato di non mollare di un centimetro».

La parola allo sfidante, Rudi Garcia. Il tecnico giallorosso prevede un sabato di emozioni forti al ’Franchi’. «Roma e Fiorentina sono due squadre che giocano bene al calcio — sentenzia —, speriamo di vedere un bello spettacolo». «Ci presentiamo a Firenze per vincere e continuare la nostra striscia — aggiunge Garcia —il nostro obiettivo è andare a prendere i 3 punti a prescindere dai risultati degli altri».

E A GARANZIA di spettacolo, Garcia affronterà la Fiorentina puntando tutto su Totti e Gervinho (sicuri titolari) e probabilmente con la mossa a sorpresa di rilanciare Ljajic proprio contro la sua ex squadra.
«Ha fatto 6 gol e 6 assist — chiude l’allenatore della Roma —. Lo abbiamo preso per questo, perchè è un giocatore decisivo. La risposta viene sempre dal campo e nell’ultima partita la sua è stata clamorosa, deve continuare così». Firenze è avvertita.