Firenze, 1 aprile 2014 - 'Da calciatore non ho vinto tanto, ma nella vita ho vinto piu' di altri''. Parola di Giancarlo Antognoni, commosso e felice, nel giorno del suo 60esimo compleanno festeggiato con affetto dalla "sua" Firenze.

Per gli amanti del bel calcio è sempre "il ragazzo che gioca guardando le stelle"; per i fiorentini è semplicemente "Antonio", il capitano, l'unico 10.  Antognoni compie 60 nel segno del suo amore con Firenze e Firenze lo ha festeggiato alla grande consegnandogli, tramite il vicesindaco Dario Nardella, le chiavi della città in una cerimonia straordinaria ed emozionante nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio. "Firenze è in debito con Giancarlo per quanto ha dato alla maglia viola _ ha detto Nardella_ sono pochi i personaggi che lasciano un segno indelebile sulla città e lui è uno di questi, è già sindaco nel cuore dei fiorentini e questa è una festa per dire grazie ad un campione che ha segnato la vita di Firenze e di chi la vive''.

La festa continuerà mercoledì 2 aprile alla "Nazione" con la videochat alle 16.30 e poi l'incontro in auditorium, in viale Giovine Italia, con la presentazione del libro  «Firenze e il suo campione»

Una festa straordinaria per i 60 anni di un campione che è nel cuore di Firenze e dei fiorentini per la sua straordinaria carriera come calciatore, per la sua scelta (non facile e che ha comportato un prezzo) di restare sempre in maglia viola e per il suo comportamento, sempre corretto ed esemplare, in campo e fuori: "Non ho vinto molto nel calcio _ha detto Antognoni nel corso del pomeriggio di festa in Palazzo Vecchio_ ma mi sono tolto molte soddisfazioni e questo affetto dimostra che ho seminato bene".

A festeggiarlo, oltre al vicesindaco Dario Nardella, la vicepresidente della Regione Stefania Saccardi, il premier Matteo Renzi (tramite un video), la Fiorentina di oggi (rappresentata da Giuseppe Rossi, Borja Valero, Alberto Aquilani, Eduardo Macia, Daniele Pradè), tanti ex viola (da Picchio De Sisti a Claudio Desolati, da Kurt Hamrin a Celeste Pin, da Moreno Roggi a Giovanni Galli a Luciano Chiarugi, solo per citarne alcuni), il ct della Nazionale azzurra Cesare Prandelli (che ha abbracciato Giuseppe Rossi), la Nazionale cantanti (con Pupo che gli ha dedicato a Cappella la sua canzone "Firenze SAnta Maria Novella", con il famoso "guai a chi parla male di Antognoni)", Gino Strada, il Museo della Fiorentina, i tifosi, amici e la sua famiglia con la moglie Rita e i due figli.

"Fortunatamente non l'ho mai marcato, ma Scirea, che è stato uno dei più grandi, mi diceva spesso che quando lo affrontavi nella marcatura uno contro uno Antognoni ti faceva fare brutta figura", ha spiegato Prandelli. "Lo conoscevo da prima che arrivassi qui_ le parole di Aquilani_ vedere tutta questa gente per il suo compleanno mi fa capire quello che ha dato Antognoni a questa città e al calcio italiano". Pepito Rossi, ancora sulla via del recupero, pensa alla finale di Coppa Italia e soogna di esserci, oltre che di poter andare ai momndiali ("Non mettiamogli pressione" ha detto Prandelli): "Vogliamo tutti portare la Coppa Italia a Firenze_ ha detto Rossi_ vincere qui è difficile, ma noi ci proveremo".  Borja Valero, ammirato dalla festa e dall'amore di Firenze per Antognoni ha chiosato: "Diventare grandi come lui sarà dura". Da parte sua, il direttore sportivo Daniele Pradé ha fatto i complimenti ad "Antonio" per la sua forma e gli ha regalato, a nome della società viola una maglia della Fiorentina con il nome e il numero 60.

A festeggiare Antognoni anche Gino Strada, il fondatore di Emergency che ha presentato la partita del cuore che si giocherà contro la Nazionale cantanti il 19 maggio a Firenze.

Come detto, la festa continua. Due gli appuntamenti a La Nazione, entrambi nel pomeriggio di mercoledì 2 aprile. Il primo alle 16.30, con una videochat. Antognoni sarà in diretta nei nostri studi e tutti potranno rivolgere domande o fare i complimenti e gli auguri al grande calciatore inviando un'email all'indirizzo apposito ([email protected]) indicando nell'oggetto "domanda ad Antognoni". Alle 17 Antognoni si sposterà nell'Auditorium al piano terreno del nostro giornale, dove incontrerà tutti i tifosi. Per avere accesso all'Auditorium è necessaria la prenotazione chiamando il numero 055-2495656 fino alle 21 di oggi, 1 aprile e dalle 9 alle 16 nella giornata di mercoledì 2 aprile.

Tornando a quella nel Salone dei Cinquecento, è stata una bella festa con al centro un campione di calcio, ma oltre il calcio, soprattutto un pezzo di Firenze. Video emozionanti sulla sua carriera, bei ricordi di una storia d'amore cominciata quel 15 ottobre 1972, il giorno dell'esordio in serie A, in Verona-Fiorentina, e attraversata da grandi giocate, lanci millimetrici, gol memorabili, gioie e anche grandi dolori. Davvero una storia d'amore incrollabile nella buona e nella cattiva sorte:  Firenze ha consegnato ad Antognoni le chiavi della città, dopo avergli donato, da sempre, quelle del suo cuore.

"Non potevo festeggiare meglio i miei 60 anni" ha detto Antognoni. E spero vorrete concedere al vostro cronista, cresciuto a "pane e Antognoni" (come tanti ragazzi a Firenze negli anni Settanta e Ottanta), un pizzico di commozione: Auguri "Antonio".