Firenze, 18 ottobre 2013- Jùlio Botelho, per tutti Julinho, è stato uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi, certamente, insieme a Garrincha, la migliore ala destra del calcio brasiliano.

Nato a San Paolo del Brasile il 29 luglio del 1929 nel quartiere Penha, Julinho ha legato il suo nome soprattutto alle tre stagioni nella Fiorentina ('55/'56 - '55/'57- '57-'58) e allo scudetto del 1955/1956 e resterà sempre legato a Firenze e allòa Fiorentina.

«Quando ero in Italia _raccontava_ soffrivo per la nostalgia della mia famiglia e di Penha. Quando sono tornato in Brasile soffrivo per la nostalgia degli amici che avevo a Firenze».

Non solo Fiorentina, però, perché la sua carriera, anche in Brasile è stata ricca di gol straordinari e dribbling ubriacanti.

In viola ha realizzato 22 gol in 89 partite di campionato. Il suo esordio in Brasile avviene nella squadra Juventus Sp (squadra di San Paolo), poi si mette in luce nella Portoguesa (191 presenze  e 101 gol, poi in viola e quindi al Palmeiras (266 presenze 77 reti).

Con la Nazionale del Brasile ha giocato 27 partite segnando 13 gol e disputando partite memorabili come quella contro l'Ungheria ai Mondiali 1954 in Svizzera e contro l'Inghilterra in una sfida del 1959.

Nella sua carriera ha vinto (oltre allo scudetto in Italia con la Fiorentina), tre tornei "Rio-San Paolo", tre campionati Paulista, una Taça Brasil, una Coppa Grasshoppers e un Campionato Panamericano (con il Brasile).

Muore l'11 gennaio del 2003.