Fiorentina, 18 settembre 2012 - Antonio Conte non può entrare negli stadi e continuare il suo mestiere di allenatore: questo il senso della protesta del Centro di coordinamento viola club, che con il suo presidente Filippo Pucci ha scritto una lettera ai vertici del calcio italiano. 'La protezione dei 'furbetti': si intitola cosi' la lettera aperta scritta e rivolta al presidente della Federcalcio Giancarlo Abete. Una lettera che certo rende ancora più infuocata la sfida di martedì 25 settembre tra Fiorentina e Juventus.

''Dottor Abete mi rivolgo a lei per esprimerle il profondo rammarico provato dai tanti amanti del calcio, qualunque sia la loro fede calcistica, dinanzi all'atteggiamento tenuto dalla Federazione da lei rappresentata riguardo a quanto si sta verificando in queste prime tre giornate di campionato. Mi riferisco - scrive Pucci - alla 'tolleranza dimostrata o meglio al 'far finta di niente' davanti a un tesserato Figc squalificato che 'furbescamente', in accordo con l'attuale societa' di appartenenza, pretende comunque di svolgere la propria professione disinteressandosi completamente della squalifica inflittagli, posizionandosi dentro uno stadio seppur non nella sua naturale postazione''.

Il presidente del Centro di coordinamento viola club, che raggruppa decine di migliaia di tifosi della Fiorentina di tutto il mondo, sottolinea come ''il tesserato squalificato svolga tranquillamente la sua professione all'interno di 'pretese' postazioni 'protette', a volte anche con vetri a specchio, che impediscono alle telecamere di vedere cosa stia succedendo al loro interno. Oggi le tecnologie sono molto evolute pertanto basta attrezzarsi di un semplice telefonino e un umile 'segretario' che digita sulla tastiera di un tablet quanto dettato dallo squalificato per trasferire poi alla 'controfigura' che occupa provvisoriamente la naturale postazione di lavoro i suggerimenti da impartire ai giocatori''.

Pucci ricorda che ''stiamo parlando di un tesserato Figc per il quale il Procuratore Federale ha richiesto una squalifica per 'omessa denuncia', confermata pure dalla Commissione Disciplinare in primo e secondo grado, e che la sua ex squadra di appartenenza ha 'patteggiato' per quello stesso episodio una sanzione di 6 punti di penalizzazione da scontare nel campionato attuale. No, signor Presidente non e' cosi' che si tutela il gioco piu' bello del mondo e gli si restituisce credibilita''' commenta Pucci che conclude ricordando ''che la pensano cosi' non solo molti italiani ma pure organi sportivi internazionali come la Uefa e la Fifa ai quali la Figc e' affiliata e deve rendere conto''.