Quando lo sport è alla portata di tutti, a Scandicci arriva il "blind tennis"

Anche i non vedenti e ipovedenti possono praticare questa disciplina sportiva. Alla polisportiva Dani una dimostrazione di come si gioca

Nicola Vincenti, presidente della polisportiva

Nicola Vincenti, presidente della polisportiva

Firenze, 30 settembre 2016 – I non vedenti possono giocare a tennis. Sabato 1 ottobre ci sarà un iniziativa, organizzata dalla polisportiva non vedenti “Silvano Dani” in collaborazione col circolo di tennis ‘Le Bagnese. Dalle 11,30 alle 13,30 a Scandicci, al circolo ‘Le Bagnese’ di via del Ponte a Greve 119 si potrà sperimentare che anche chi non vede può avvicinarsi a quest’affascinante disciplina, grazie all'impegno del maestro Alvaro Vassallo. In campo sia atleti non vedenti che ipovedenti.

Per ciascuna di queste ‘categorie’ le modalità di gioco sono infatti diversificate, per permettere a ognuno di sfruttare al massimo le proprie capacità visive residue. “E’ sempre più evidente – dice Nicola Vincenti, presidente della polisportiva Dani - la volontà di cercare nuove strade per favorire l’integrazione e la condivisione anche grazie a sport che fino a non molto tempo fa sarebbero stati impensabili per chi non vede”.

Ma come funziona il blind tennis? Intanto, il campo da gioco è ridotto e la palla, un po’ più grande di quelle normali, emette dei suoni ad ogni rimbalzo. Anche la racchetta usata è un po’ più grossa. Il campo, infine, viene delimitato da un cordoncino che consente al giocatore di ‘sentire’ se si trova all’interno o fuori dello spazio di gioco.

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