Firenze, 13 agosto 2010 - Gli alti costi e la breve durata dei tempi riguardanti la riomologazione dei campi sportivi in erba sintetica sono l’argomento del giorno per le società dilettantistiche fiorentine e toscane.

 

Paolo Ricci, presidente Floriagafir e referente di un gruppo di società di calcio di Firenze e zone limitrofe, precisa i rapporti fra società, Figc-Lega e Comuni:  "Il pagamento delle riomologazioni dei campi in erba sintetica è solo la punta dell’iceberg delle tasse e del continuo aumento di costi (vedi iscrizioni e cartellini) che Figc e Lega ci impongono. Ai Comuni, che come proprietari dei campi devono provvedere ai pagamenti, tali cifre da pagare tolgono risorse per altre finalità e per pubblico utilizzo. La Federcalcio deve essere al servizio delle società e invece sta sempre più diventando un ente fornitore di servizi... a caro prezzo. In questo momento di crisi generale è fuori luogo fare pressione sulle società minori che fanno un grande lavoro rivolto ai giovani e al sociale, con una miriade di volontari che prestano la loro opera gratuita giornalmente".

 

Che appello rivolge ai vertici nazionali e cosa deve essere rivisto? "Voglio far capire — prosegue Ricci — che non siamo professionisti e dobbiamo essere tutelati, siamo noi e i vivai la vera linfa del calcio. Il costo dei cartellini venga aumentato dalla A alla Lega Pro, ma non al calcio minore e giovanile. Le risorse devono essere trovate diversamente. Ad esempio anche le multe sono ingiuste: per lo scoppio di un petardo in una gara giovanile si possono subire multe da 500 a 1000 euro (con circa 150 euro di entrate), mentre in una partita di Serie A per simili situazioni la multa si aggira sui 2500 euro e l’incasso è ben diverso. Per ritornare all’argomento campi in erba sintetica preciso che servono urgentemente nuovi criteri con cifre più basse di omologazione, tempi più lunghi e gare di assegnazione libere a tutti. Ritengo comunque che le diatribe debbano essere risolte all’interno degli organi sportivi competenti e il Coni può essere il giusto trait d’union".

 

Diritto di replica per il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Carlo Tavecchio che, a proposito della vicenda e in riferimento alle dichiarazioni del consigliere comunale Massimo Pieri, interviene "per fugare il campo da ricostruzioni non aderenti alla realtà", puntualizzando: "Non ho mai avuto in calendario appuntamenti con le società fiorentine per discutere di argomenti legati alle riomologazione dei campi in erba artificiale; secondo, in riferimento ai rinnovi delle omologhe, necessari per motivi di sicurezza e per garantire le coperture assicurative del caso, la Lnd ha deciso di fissarle a quattro anni e non più a tre proprio per andare incontro alle esigenze delle associate; terzo, La Lnd non ha alcun titolo riguardo la fissazione del costo dei cartellini per l’attività di base, in quanto questa spetta direttamente alla Figc".