Firenze, 19 maggio 2014 - Una stagione teatrale 2014/2015 che compie un salto di qualità quella della Pergola. Con l'arrivo della consulenza artistica di Gabriele Lavia e la presenza sul palco di grandi nomi, tra cui Luca Barbareschi a Toni Servillo. Il Teatro della Pergola ha presentato dunque la sua nuova stagione, mettendo sul tavolo novità non da poco. Il Teatro ha fornito intanto alcuni dati sugli abbonati. Dai 2.748 abbonati della prima stagione del 2011/2012 si è passati ai 4.223 di quella appena trascorsa; la media presenze segna 646 per 118 repliche e un totale di 76.211, il 76% di riempimento della sala, con una media incasso a recita cresciuta da 6.269 a 8.907 euro. Oltre 7.000 la presenze per le attività museali e collaterali.

La Fondazione è alla sua terza stagione. L’elemento più importante del nuovo corso è costituito dall’arrivo di Gabriele Lavia in qualità di consulente artistico. Legato alla Pergola da antica frequentazione, a partire dalla formazione svolta sotto l’egida di Orazio Costa, ha poi recitato su questo palcoscenico tutti i suoi grandi allestimenti, e oggi porta con sé il suo cospicuo bagaglio di esperienze come attore, regista e formatore. Il Teatro della Pergola sarà per Lavia una “casa fra le case”, così come già nell’atto della fondazione l’avevano immaginato gli Accademici Immobili, non solo in quanto edificio simile agli altri, ma soprattutto perché si fa casa accogliente aperta a tutti sempre: spettatori, attori, giovani compagnie, tradizione, esperienze ed esperimenti.

TUTTI GLI APPUNTAMENTI - Già detto dei Sei personaggi e di Vita di Galileo che la aprono e la chiudono, la nuova stagione vive di quella tensione tra sguardo classico e elementi innovativi che hanno caratterizzato soprattutto gli ultimi due cartelloni. Ventidue spettacoli, quattro prime nazionali insieme al grande ritorno del teatro internazionale impegnano il calendario da ottobre a maggio.

Tornano gli attori che vivono la loro professione tra palcoscenico, cinema e televisione di qualità in tre coproduzioni che consolidano una collaborazione sempre più intensa e significativa con Nuovo Teatro e Gli Ipocriti, anche attraverso la vivacità dello spazio romano dell’Ambra Jovinelli. Stefano Accorsi e Marco Baliani presentano in prima nazionale la seconda parte del progetto Grandi Italiani dedicata a Boccaccio e al suo Decamerone, Pierfrancesco Favino torna fuori abbonamento con Servo per due che segnò sei esauriti lo scorso anno e lo accompagna ad un nuovo progetto formativo e Vittoria Puccini debutta sempre in prima nazionale con La gatta sul tetto che scotta di Tennessee Williams. Su questa triplice intensa progettualità sono previsti successivi e progressivi aggiornamenti e approfondimenti.

Fabrizio Gifuni riallestisce il suo L’ingegner Gadda va alla guerra e Filippo Timi fa altrettanto con Favola. Tennessee Williams, raro sui palcoscenici italiani, raddoppia con Improvvisamente l’estate scorsa dell’Elfo diretto da Elio De Capitani. Dopo lo spettacolo inaugurale, in stagione anche un altro grande testo di Pirandello, l’Enrico IV interpretato da Franco Branciaroli.

Il 2014 si chiude e il 2015 si apre nel segno di Shakespeare, con il Mercante di Venezia di Silvio Orlando e Falstaff di Giuseppe Battiston, a contornare il Natale che per la prima volta dopo molti anni non avrà uno spettacolo in abbonamento ma una programmazione speciale che penserà soprattutto alle famiglie (anche su questo tema ci sarà occasione di tornare).

Cantano e ballano Napoli i fratelli Servillo, recita l’amore Luca Barbareschi, spunta dai fratelli Karamazov Umberto Orsini, combatte la mafia Sebastiano Lo Monaco. Un altro testo non rappresentato di frequente, La professione della Signora Warren di Shaw torna in scena con Giuliana Lojodice. La coppia Alessio Boni/Alessandro Haber affronta Il Visitatore di Schmitt, mentre Lavia torna a Bergman con la regia di Sinfonia d’autunno per Annamaria Guarnieri. Completano la stagione Il Tartufo di Molière secondo Eros Pagni e Tullio Solenghi, il debutto alla Pergola per Claudio Bisio con Father and son di Michele Serra e il fenomeno Spring Awakening, il musical tratto dall’opera di Wedekind che anche nell’edizione italiana non manca di stupire per la forza della rappresentazione.