Massimo Ranieri a Firenze. Quando un gigante fa lo spettacolo

La recensione di Titti Giuliani Foti

Massimo Ranieri in scena alla Pergola

Massimo Ranieri in scena alla Pergola

Firenze, 24 maggio 2017 - Torna grazie a Massimo Ranieri, fino al 28 maggio al teatro della Pergola, il teatro di Raffaele Viviani autore napoletano, coevo di Eduardo che chiude la stagione ‘16/‘17 del Teatro della Pergola con 'Teatro del Porto', diretto da Maurizio Scaparro. In scena Ranieri porta la memoria storica e il lontano ricordo di una mitica Napoli vissuta mentre già stava cambiando. Cioè la stessa quando, già cent’anni fa, Viviani guardava con amore e ironia, descrivendola con crudo realismo e sintesi di linguaggio.

Dove anche al debutro alla Pergola a volere essere rappresentata è la teatralità degli emigranti, dei pescatori, dei guappi, dei gagà, delle cocotte, delle prostitute: quel mondo cioè della strada che per primo e più fortemente colpì la fantasia dell’artista. Un racconto che sulla carta e una cosa e nella rappresentazione diventa un'altra.

Uno spettacolo, diciamolo, retto totalmente da Massimo Ranieri che fa tanto ma non arriva anche a collegare certe frammentarie esibizioni degli altri attori. Che comunque, grazie a Ranieri, in scena rendono bene l'idea del racconto nostalgico di quella Napoli, anzi, di un'umanità intera che è andata perduta. E 'bella l'idea di rirprorre Viviani che fu attore e cantante, compostore e commediografo di Scaparro. Ma a questo punto della grande e inarrestabile carriera di Ranieri azzardo un'idea -anche se non c"entra niente col Viviani - che da qualche tempo appena lo vedo, mi si ripropone: "Ma un bell'incontro d'autore con Tiziano Ferro per far felici tutti i vostri fans, perché no?" Alla Pergola di Firenze fino al 28 maggio: da vedere.

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