Firenze, 1 giugno 2014 _ Enoch Arden, poema in versi di Alfred Tennyson pubblicato nel 1864, è la storia di un marinaio rientrato in patria dopo un naufragio lungo dieci anni che sceglie di non tornare dalla moglie, la quale, credendolo morto, si è risposata. Un successo che ebbe dell'incredibile (solo nei primi quattro mesi dall'uscita in libreria ne vengono vendute ben 60.000 copie) e che continuò per decenni se, trent'anni dopo, Richard Strauss decise di trasformarlo in un melologo per voce e pianoforte. Eseguito per la prima volta a Monaco il 24 marzo 1897, con Ernst von Possart nel ruolo del narratore e l'accompagnamento dello stesso compositore, torna ora nella nuova versione italiana curata da Pietro De Luigi.

Infatti per gli anniversari di Richard Strauss e dell'uscita del poema, Enoch Arden è stato proposto al Maggio musicale fiorentino dallo stesso De Luigi al pianoforte e dall'attore Luca Tironzelli. La scelta di quest'ultimo è stata quella di dilatare temporalmente il poema secondo una prassi teatrale (con l'esposizione a memoria del poema) piuttosto che presentarla nella forma originale di voce recitante. Lo stesso palco è arricchito da elementi scenici come una rete da pescatore, una cassa, un tavolo con le tazze da tè. Tironzelli riesce a far comprendere, grazie a un vero e proprio tour de force, il motivo del successo del poema rendendola quasi cinematografica nella sua narrazione.

La musica di Strauss eseguita al pianoforte fa un ulteriore passo indietro insieme al testo, ma riesce a sottolineare adeguatamente i cambi di situazione dettati dal testo. Uno spettacolo di grande suggestione che ha conquistato il pubblico del Teatro Goldoni. 

Michele Manzotti