Firenze, 11 giugno 2012 - "Viene giù acqua a catinelle, ma al Franchi è solo il fuoco sacro del rock". La pioggia non turba l'incanto e non ferma i tweet sotto il palco di Bruce Springsteen. Dopo ore di attesa, il Boss è finalmente davanti ai suoi fan salutato da un boato di applausi. Sono le 20 e 30 e su twitter (hashtag #brucefirenze) si affollano i 'cinquettii' di benvenuto. "Si cominciaaaa". In migliaia hanno preso d'assalto lo stadio. I primi fan sono arrivati all'alba di ieri mattina, per conquistarsi il posto migliore. 43mila biglietti venduti, la viabilità di Campo di Marte rivoluzionata. Treni e corse autobus speciali. Firenze per un giorno è la capitale della musica.

Lui, il 'capo', fa la sua comparsa nella tipica tenuta: camicia senza maniche, jeans neri, chitarra elettrica a tracolla. Circondato dalla sua E-Street band apostrofa calorosamente il suo pubblico (c'è anche la moglie Patti Scialfa, con la quale Bruce ha festeggiato proprio in questi giorni in Toscana il 21esimo anniversario di matrimonio). ''Posso sentire le vostre voci?''. L'urlo del Franchi tocca subito il cielo. 

Si parte con Badlands, a seguire No Surrender e ancora We take care of our own fino a My city in ruins. Inizia a piovere ma l'acqua non frena l'entusiasmo. E' la volta di Spirit in the night e Be true. Quanta energia questo "vecchietto", twitta Tommaso. E Springsteen non esita a condividere con il pubblico i fastidi dell'inconveniente climatico, abbandonando il megapalco coperto per unirsi ai suoi bagnati fan. Tocca a  Darlington County e Burning Love. E il Franchi brucia letteralmente. "Piove forte - twitta un fan, ma Bruce canta "waitin' on a sunny day" e nessuno se ne accorge".

Poi la sorpresa: Bruce cede il microfono ad un bambino avvolto in k-way. Boato di applausi per la performance del piccolino, che non sbaglia una nota. Alle 23 lo scroscio d'acqua. Ma più piove e più lui va tra il pubblico a prendersi la pioggia. "Dancing in the dark - scrive Andrea - and in the rain".

i.inz.