Teatro, prepararsi per Danton

La recensione dello spettacolo di Martone in scena alla Pergola

"Morte di Danton" alla Pergola

"Morte di Danton" alla Pergola

Firenze, 11 maggio 2017 - Prepararsi come si deve sulla Rivoluzione Francese per andare a teatro e assistere allo spettacolo Morte di Danton di Georg Büchner, regia di Mario Martone, in scena alla Pergola fino al 14.

Evitate di non ricordarvi, non solo la storia a grandi linee, ma anche molti dettagli, perché si rischia di perdersi nelle tre ore di spettacolo-kolossal: 29 attori in scena. Segnatevi che siamo a Parigi, nel 1794. Dopo aver liquidato l’ala sinistra degli hebertisti, Robespierre intende puntellare il proprio potere eliminando proprio Danton, che incarna l’altra faccia della Rivoluzione, l’anima più libertaria, libertina e pragmatica, cioè il più pericoloso degli avversari.

Uno spettacolo dove l’assetato di donne Danton è il bravo Battiston che descrive l’atmosfera degli ultimi giorni del Terrore, la sua caduta e il celebre antagonismo che lo contrappone a Robespierre. Cambi di scena scanditi da sipari, sinceramente monologhi a tratti un po’ respingenti per un argomento che se non ricordi bene dall’inizio, sei finito. Un po’ di dubbi anche sul ritornato uso della platea da parte del cast in puro stile anni ’70 e anche sulla scena di nudo integrale che niente aggiunge e niente toglie allo spettacolo.

Va ricordato che questo spettacolo ha ricevuto il Premio Ubu 2016 a Paolo Pierobon, migliore attore: a Ursula Patzak per i costumi a Pasquale Mari per le luci. Ma oltre tre ore di spettacolo sono tante. Infine, meritati applausi.

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