Il "prof" Lorenzo Baglioni all'Università / FOTO

Il cantante, alla vigilia del Festival di Sanremo, ospite dell'Università di Firenze per un incontro con gli studenti

Lorenzo Baglioni all'Università (foto Giuseppe Cabras/New Pressphoto)

Lorenzo Baglioni all'Università (foto Giuseppe Cabras/New Pressphoto)

Firenze, 30 gennaio 2018 - “La grammatica delle canzoni”. E' questo il titolo dell'incontro che si è svolto oggi nell'Aula Magna della sede di piazza San Marco dell'Università di Firenze. A salire in cattedra un "professore" d'eccezione: Lorenzo Baglioni. E' stato infatti il cantante e attore fiorentino a essere protagonista di un faccia a faccia molto colloquiale, con studenti, docenti e cittadini, grazie all'iniziativa organizzata e curata da Marco Biffi, docente di Linguistica Italiana presso l'Ateneo fiorentino. Ad accogliere il professor Baglioni – Lorenzo ha realmente insegnato alle scuole superiori, avendo conseguito un dottorato in matematica, proprio all'Università di Firenze – c'erano anche Giuseppe Patota, studioso affermato e autore di numerose grammatiche e prontuari, il rettore Luigi Dei, il presidente dell’Accademia della Crusca, Claudio Marazzini e la direttrice del Dipartimento di Lettere e Filosofia, Anna Nozzoli.

Molti i fans, anche giovani e giovanissimi che, prima dell'inizio dell'incontro, gli hanno chiesto foto e autografi e lui non ha fatto mancare il consueto calore al pubblico che segue numerosissimo tutti i suoi video. “L’iniziativa – ha spiegato Marco Biffi – si inserisce in una serie di incontri che organizzo da alcuni anni per gli studenti dei miei corsi, con lo scopo di mettere a fuoco il rapporto degli artisti con la lingua italiana. In tal senso è emblematica la presenza di Lorenzo Baglioni che, oltre ad aver scritto una canzone incentrata sulla lingua italiana, in particolare sul congiuntivo, la porterà al Festival di Sanremo e proverà a vincerlo”. “La musica e la lingua – ha detto il rettore Luigi Dei – possono dar vita a una nuova forma di comunicazione. La canzone “Il Congiuntivo” serve sicuramente a riportare in auge un modo verbale che negli ultimi anni era caduto in disuso, provocando un notevole cambiamento culturale e oltretutto rendendo ogni affermazione certa e apodittica. E senza dubbi si perde anche l'amore per la discussione”. Molto carino e calzante, a detta di Claudio Marazzini, Presidente dell'Accademia della Crusca il modo attraverso il quale Lorenzo, nel suo video, introduce l'uso corretto del congiuntivo. “Il video – ha affermato – mi ha riportato alla memoria un episodio di una giovane donna che ogni volta che riceveva un sms contenente errori grammaticali, rifiutava sistematicamente il ragazzo che lo aveva inviato. Allo stesso modo accade nel divertente filmato, dove la vera cultrice della lingua italiana è la ragazza. Adesso non resta che sperare che, oltre che ai docenti, il video, dove si rinnova l'occasione per conservare la nostra lingua italiana, piaccia anche agli studenti”. “Da sempre letteratura e canzoni si intersecano – ha fatto notare Anna Nozzoli, direttrice del Dipartimento di Lettere e Filosofia – sto pensando ad esempio al Premio Nobel conferito a Bob Dylan. Tuttavia, con i cantanti della moderna stagione, come Lorenzo Baglioni, emerge un caleidoscopio di elementi nuovi, finalizzati alla didattica pop. Va da sé che l'insegnamento delle discipline debba adeguarsi a questi nuovi linguaggi e non possa più essere soltanto nozionistico”. Certo del successo che “Il Congiuntivo” sta già riscuotendo fra i giovani, è Giuseppe Patota il quale ha riferito di “aver ricevuto da molti studenti il link del video”. “Ormai da diverso tempo – ha aggiunto – il congiuntivo costituisce un'occasione dinamica di comicità – basti pensare alla cinematografia del passato e del presente - volontaria o involontaria”. Ha poi rivolto un bonario “rimprovero” al cantante, per non aver usato una sua grammatica nel video de “Il Congiuntivo”. Baglioni ha ringraziato gli autorevoli relatori per l'invito e ha subito rotto il ghiaccio con una battuta. “Fra i messaggi che ho ricevuto dalle persone, quando hanno saputo che avevo questo incontro all'Università, il più ricorrente è stato “Mettimi una buona parola perché non riesco a passare l'esame del Biffi”. Successivamente ha raccontato che il realtà “Il Congiuntivo” - il brano con il quale il 7 febbraio, gareggerà sul palco di Sanremo nelle nuove proposte – è nato qualche anno fa come “sfida alla didattica”, o meglio come integrazione alle tradizionali forme di insegnamento. “E' infatti nata una serie di canzoni che abbiamo definito “didattiche”. Il cantante ha poi svelato che “Il Congiuntivo” non è l'unica canzone dedicata alla lingua italiana, presente nel suo primo disco, “Bella, Prof”, in uscita il prossimo 16 febbraio.

“Ce n'è anche una dedicata all'apostrofo – ha evidenziato – perché, proprio come il congiuntivo rappresenta un po' uno stereotipo di quelli che sono gli errori più comuni nella lingua italiana: parlata nel primo caso, scritta nel secondo. L'apostrofo, una canzone dance, parodizza un gruppo che si chiama Il Pagante che nel nostro caso diventa “Il Pedante”. E c'è un'altra novità che ha reso nota nell'occasione. “Ogni canzone del disco ha un suo videoclip che costituirà il corpo centrale di un programma da me condotto su Sky Uno, in onda da marzo, che si chiama anch'esso Bella Prof”.

Il pomeriggio è stato allietato dalla proiezione sul maxischermo di tre dei video didattici di maggior successo di Lorenzo: “Il Congiuntivo”, “La trigonometria” e “La genetica di Mendel”.

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