Firenze, 5 giugno 2013 - Continua in città il successo de "La grande bellezza" la pellicola diretta da Paolo Sorrentino che anche a Firenze è uno dei film più visti.

"Un film dovrebbe restituire non delle storie, ma le vite dei personaggi che spesso non hanno trame precise. Io mi trovo più a mio agio a mettere in scena pellicole che seguano le vite sconclusionate dei protagonisti. Come succede nella realtà, spesso, le nostre esistenze sono faticose nel suo dipanarsi ed è proprio questo che a me piace raccontare. Le pellicole piene di colpi di scena le vedo un po' come una truffa verso gli spettatori". Così Paolo Sorrentino, lunedì scorso a Firenze insieme a Carlo Verdone e Sabrina Ferilli per presentare il suo film "La grande bellezza" e per incontrare il pubblico fiorentino, ha spiegato l'essenza del suo capolavoro.      

''L'idea - ha detto il regista è nata dall'osservazione della vita romana, nel corso degli anni ho preso tanti appunti su cose viste e che mi venivano in mente. Il film ha preso forma quando ho individuato il personaggio principale: sin dall'inizio della scrittura del film avevo pensato al trittico Toni Servillo, Carlo Verdone e Sabrina Ferilli''.

Carlo Verdone invece parla di Fellini, di Woody Allen e dei suoi registi italiani preferiti. "I paragoni con 'La Dolce Vita' non tengono. Fellini vuole bene ai personaggi, Sorrentino li giudica. Il film è una metafora di Roma. Il mondo di oggi, per certi versi, è così: un po' folle e pieno di solitudine. E' una fotografia della società contemporanea vista dagli occhi di Sorrentino con ironia e immagini potenti''.
 

''Dopo il film di Woody Allen, che è stata una cartolina veramente stucchevole su Roma, dove nessun romano si è riconosciuto, Sorrentino ci ha restituito una città in modo completamente diverso e con un suo stile. Se c'è stato uno che che ha fatto incazzare i romani è stato Woody Allen perché ha fatto un presepio che francamente non esiste. Meno male che un altro autore più serio ci ha restituito Roma in modo completamente diverso''.

"Quella di Sorrentino è una Roma che vive di notte, la mattina presto Roma è meravigliosa e lui l'ha fotografata nel film. Partecipare a un film in cui la mia città è protagonista mi ha fatto particolarmente piacere''.
 

''Lavorare con Sorrentino - ha detto l'attore romano - è stato davvero importante perché non ho potuto improvvisare niente o poco. Ho dovuto seguire il copione pedissequamente. Sorrentino e Garrone sono i registi più potenti di oggi''.
 

Entusiasta della pellicola anche Sabrina Ferilli che nel film interpreta il personaggio indimenticabile di Ramona:  ''E' un film in cui il contrasto tra perfezione e imperfezione hanno trovato un equilibrio. Non era semplice ma Paolo c'è riuscito, sta in questo la sua sua grandezza''.
 

Silvia Mastrorilli