Firenze, 6 maggio 2013 - Un film sul diritto negato alla cittadinanza ai nati in Italia da genitori stranieri e sul dramma degli immigrati regolari che perdono il lavoro e rischiano l'espulsione. Temi scottanti e attualissimi quelli toccati da "Sta per piovere", il film del regista fiorentino Haider Rashid che dal 9 maggio è al cinema.

Il protagonista del film è Said (interpretato da Lorenzo Baglioni), un giovane sicuro ed ambizioso, nato e cresciuto in Italia da genitori algerini, studia e lavora come panettiere part-time a Firenze. Quando, però, il padre perde il lavoro (per il suicidio del titolare dell'azienda dove lavora), la famiglia si trova di fronte alla lacerante realtà di non poter rinnovare il permesso di soggiorno, come fa puntualmente da trent’anni, e riceve un decreto di espulsione. La vita di Said prende improvvisamente una piega scura: l’Italia, il Paese che ha considerato sempre suo, appare ora come un muro di gomma che lo spinge a ‘tornare a casa’, in Algeria, luogo che lui non ha neanche mai visitato.

"Volevo rappresentare una nuova realtà in Italia cercando di uscire dagli stereotipi sugli stranieri _dice il regista Rashid_ dando voce ai ragazzi di seconda generazione che si vedono negati un diritto basilare. Il tutto concentrandosi sul tema dell'identità, su cosa significhi essere italiano". Tra gli altri interpreti figurano Giulia Rupi, Denny Bonicolini, Francesco Grifoni.

Rashid è italiano, nato e cresciuto a Firenze (come appare evidente dal suo accento) e la sua storia in fondo si intreccia un po' con quella del protagonista del film. Figlio di un iracheno scampato alle persecuzioni di Saddam Hussein e di una calabrese emigrata a Firenze. "Appartenere a dei posti o a delle terre è un concetto che sta cambiando _dice Rashid_ e l’unica strada possibile è accettare l’ignoto che sta di fronte".