Claudio Cecchetto: “Scommetto su Gabbani, diventerà un ottimo showman”

ll dj e talent scout più attivo d’Italia ospite alla Fondazione Architetti Firenze per il talk dedicato ai 40 anni dall’apertura dello Studio 54 Tommaso Rossi Fioravanti, “Questa città dovrebbe tornare a fare più rumore”

Claudio Cecchetto ospite alla Fondazione Architetti Firenze

Claudio Cecchetto ospite alla Fondazione Architetti Firenze

Firenze, 11 marzo 2017 - “Si è fatta talmente tanta musica che oggi è difficile innovare, ma è una sfida stimolante, c’è ancora spazio per la creatività. Oggi scommetterei su Francesco Gabbani, secondo me è un personaggio che va oltre la professione di cantante, potrebbe diventare un bravo showman, un ottimo conduttore televisivo”. E’ quanto ha dichiarato oggi Claudio Cecchetto, personaggio radiofonico e talent scout tra i più attivi d’Italia, ospite a Firenze per il talk “Trasgressione, idee rumorose che hanno lasciato il segno”, dedicato ai 40 anni dall’apertura dello Studio 54, promosso da Associazione Pop Up e Fondazione Architetti Firenze.

“Quarant’anni fa – ha aggiunto Cecchetto - l’idea più rumorosa era quella di fare radio, avevamo la Rai che trasmetteva molte chiacchiere e poca musica. Con le radio libere arrivò quello che i più anziani chiamavano rumore e per noi invece era musica. La cosa bella è che di quel periodo non è ancora morto niente, gli anni Settanta hanno segnato una vera rivoluzione culturale e vengono sempre ricordati con un grande sorriso”. “A Firenze – ha dichiarato Tommaso Rossi Fioravanti, presidente Fondazione Architetti Firenze - le idee rumorose in questa fase scarseggiano, ma ci sono state in passato. Basti pensare alla figura di Carlo Caldini, recentemente scomparso, che inventò una discoteca che ha fatto epoca in città, lo Space Electronic. Firenze dovrebbe tornare a fare più rumore, a urlare di più”. Questa sera (ore 22) la stessa Palazzina Reale, sede di Ordine e Fondazione Architetti Firenze, ospiterà il party “Studio 54 Tribute”, dedicata agli Settanta e organizzata da I Love Disco, la community degli amanti della discomusic nata dall’Associazione Pop Up.

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