Campi, ventisette anni dopo "la sporca finale": al Dante amarcord su Fiorentina-Juventus

Giovedì 6 aprile serata di sport: alle 20 inaugurazione della mostra Purple Rain e a seguire il romanzo di Alberto Di Chiara diventa un testo teatrale

Una azione di gioco della partita del 1990

Una azione di gioco della partita del 1990

Campi Bisenzio (Firenze), 4 aprile 2017 – Lo sport si racconta anche a teatro. Giovedì 6 aprile doppio appuntamento al teatrodante “Carlo Monni”. Alle 20 sarà inaugurata la mostra “Purple Rain”, una raccolta di cimeli dei tifosi viola curata da Pierfrancesco Nesti (ingresso gratuito).

Alle 21 sul palco andrà in scena la “Sporca Finale” di Alberto Di Chiara. Lo spettacolo è una lettura di brani tratti dal libro dell’ex calciatore che racconta la finale di Coppa UEFA del 1990 tra Fiorentina e Juventus e chiude la terza edizione di “Campi da gioco”, la rassegna teatrale dedicata allo sport. In scena Andrea Bruno Savelli, il giornalista Giacomo Guerrini e alcuni tra i protagonisti della celebre partita.

Il romanzo, che fa un salto indietro nel tempo di 27 anni inizia così: "Mi chiamo Alberto Di Chiara, ho 26 anni e sto per disputare la partita di calcio più importante della mia vita. Per i tifosi la partita contro la Juventus vale più di una finale anche se è un'amichevole di Ferragosto. Figuriamoci poi se quella partita è la finale di Coppa UEFA”.

Con Savelli e Guerrini ci saranno alcuni tra i protagonisti di quel celebre capitolo calcistico: da Sergio Buso a Celeste Pin, fino al telecronista Rai Marcello Lazzerini. “Alberto Di Chiara racconta in maniera ironica e divertente – dice Andrea Bruno Savelli, direttore artistico del Dante - una delle pagine più controverse della storia della Fiorentina: la finale “rubata” per eccellenza, con l’andata giocata a Torino tra arbitri che non fischiavano e il ritorno ad Avellino, territorio storicamente bianconero”.

Gli ospiti speciali della serata, coloro che hanno realmente vissuto quei momenti, saranno invece seduti in platea, pronti a prendere la parola quando il loro nome sarà chiamato a testimoniare. L’evento è l’ultimo appuntamento con “Campi da Gioco”, terza edizione della rassegna dedicata a sport e teatro partita a febbraio. “Quest’anno – conclude Savelli - abbiamo deciso di dedicare tutta l’iniziativa ai “furti”, alle ingiustizie del mondo dello sport. In questo senso, ci è sembrato perfetto concluderla con il racconto di una delle annate più particolari della storia della Fiorentina. Quello che vorremmo riuscire a comunicare, è quanto sia importante la democrazia nello sport, quanto le ingiustizie vadano al di là della singola sfida, quanto siano di base tutte uguali, e quanto sia importante raccontarle e condividerle”. Ingresso libero.

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