Firenze, 21 febbraio 2014 - Metti un bel gruppo di ragazzi che trovano un grande attore in mezzo a loro. Così è stato oggi  a La Nazione, con Sebastiano Lo Monaco che si è prestato a un incontro di grande qualità con tante persone curiose di sapere.

 

Un personaggio speciale, scelto, fra l’altro,  dal super procuratore e Presidente del Senato, Pietro Grasso come alter ego artistico dei suoi scritti, uno per tutti, ‘Per non morire di mafia’. In auditorium è andato in scena il racconto bellissimo di una vita condotta dall’amore e passata sulle tavole del palcoscenico, fin da bambino. Tra gli intervenuti, oltre a un’intera scuola di teatro, Magma, il magistrato Francesco Fleury, la pittrice Anna Di Volo, il comunicatore Bruno Casini, il maestro Stefano Burbi. ‘Il teatro? Io credo che sia come la vita — ha ammesso Lo Monaco —. Guai a quegli attori che si sentono lontani da questo. Noi siamo qui per il pubblico».

 

LELIA DE FILIPPO, SUL PALCO LA STORIA

 

Lelia  Mangano De Filippo è la coprotagonista, assieme Sebastiano Lo Monaco di ‘Non è vero ma ci credo’, commedia che ha debuttato nel 1942, considerata il capolavoro comico di tutta la produzione teatrale di Peppino De Filippo. Ed è proprio Lelia, vedova di Peppino e attrice che nello spettacolo ha il ruolo della moglie di Gervasio-Sebastiano. Un abisso di età fra i due, che si sono sposati dopo aver lavorato una vita sul palcoscenico. ‘Non è vero ma ci credo’ è uno dei grandi successi di questa stagione: grazie a una compagnia affiatata e composta da grandi professionisti come Maria Laura Caselli, Antonio De Rosa, Alfonso Liguori, Vincenzo Borrino, Margherita Coppola, Carmine Borrino, Luana Pantaleo, Salvatore Felaco, Cristina Darold, Matteo Bianco, lo spettacolo, è un’eccezionale prova d’attore di Lo Monaco, non solo ritrova la tradizione, ma garantisce l’agilità e modernità grazie anche alla regia scoppiettante di Michele Mirabella alle scene bellissime di Licheri e Cappellini. In scena i temi ricorrenti della superstizione: il malocchio, il gobbo, le corna, gli scongiuri. Si ride di gusto quando un grande attore come Lo Monaco decide di cambiare, per una volta, cifra stilistica.


Titti Giuliani Foti