Firenze, 25 febbraio 2013 - Sette canzoni mentre la città sta dormendo. Ernesto De Pascale immaginava così la sua musica, immersa nella notte del blues. A due anni dalla scomparsa il giornalista, produttore e musicista, voce storica di Rai Stereo Notte, De Pascale è stato ricordato con un disco di inediti e una maratona musicale andata in onda su Controradio il 16 febbraio, a pocoa distanza del giorno del compleanno e della morte del fondatore del Popolo del Blues, avvenuta il 13 febbraio 2011, il giorno in cui Ernesto De Pascale avrebbe compiuto 53 anni. 

Per la seconda edizione Controradio ha ospitato una Blues Revue condotta dal team del Popolo del Blues Fabrizio Berti, Giulia Nuti e Michele Manzotti, anche giornalista della Nazione. In studio e al telefono sono arrivati tanti ospiti, tra cui i colleghi di Ernesto a Rai Stereo Notte negli anni ’80, e ancora musica dal vivo con Hypnodance, il duo Jacopo Meille e Francesco Bottai, la Jug Band di Fabrizio Berti e i giovanissimi musicisti della banda I Sonati della Pirandello e del progetto parallelo Bequadro che de Pascale aveva seguito personalmente.

Durante la maratona radiofonica è stato dunque presentato l’album “Seven songs while the city is sleeping", lavoro di Ernesto de Pascale distribuito da Audioglobe. Composto tra il 2009 e il 2010, l'album è stato cantato e suonato da De Pascale in un pomeriggio a casa sua seduto al pianoforte, seguito alla parte tecnica da Guido Melis. Come si legge nel sito fondato dallo stesso giornalista e produttore, il Popolo del Blues, a partire dalle registrazioni pianoforte e voce, De Pascale ha poi iniziato a coinvolgere amici e musicisti per aggiungere i loro contributi alle canzoni, nell'intento di costruire un album dalle atmosfere volutamente acustiche.

Due sono le tracce che Ernesto è riuscito ad arrangiare e portare a compimento in prima persona prima della sua prematura scomparsa. Il resto dei brani che compongono questa raccolta, nella loro veste finale, sono il frutto degli appunti di Ernesto e delle idee condivise con il team di collaboratori del Popolo del Blues (marchio da lui ideato e fondato nel 1995), che al momento della scomparsa hanno deciso di portare a compimento il progetto che Ernesto aveva tra le sue più imminenti priorità. Guido Melis (bassista e cantante degli Underfloor, già responsabile della parte tecnica degli ultimi lavori musicali di De Pascale) e Giulia Nuti (violista, giornalista, membro degli Underfloor, il Popolo del Blues) si sono occupati della supervisione musicale, raccogliendo e montando i contributi che Ernesto De Pascale aveva originariamente previsto e missando l'album al Plastic Sun Studio di Firenze.

Tra gli ospiti presenti, il pianista Neyorkese Kenny White che ha scritto l'arrangiamento per archi del brano Subway to the west country, il contrabbassista Lorenzo Feliciati (Niccolò Fabi, Gina Trio), il coro Vocintransito, i chitarristi Marco Lamioni, Nicola Demontis e Paolo Giorgi,  special guest dagli Stati Uniti il trombettista Fabio Morgera. Fondamentale l'apporto di Giovanni De Liguori, produttore esecutivo dell'album, di Michele Manzotti e Fabrizio Berti per Il Popolo del Blues. Il ricavato delle vendite dell'album da parte del Popolo del Blues sarà devoluto ad attività volte a promuovere l'arte e la musica tra i giovani, tematica verso la quale Ernesto De Pascale era particolarmente sensibile.

Laura Tabegna