Firenze, 22 novembre 2010 - Domani, martedì 23 novembre 2010, Giobbe Covatta sarà ospite del Teatro della Casa del Popolo di Grassina. Ore 21, ingresso euro 15 (euro 10 per i soci Arci). Apertura biglietteria: ore 20.00, info e prenotazioni: 055 26297218.

 

Ecco il comunicato stampa con il quale la Casa del Popolo presenta il suo ospite.

 

Chi è il vero Giobbe Covatta? Il comico che vediamo uscire fuori da una mutanda a Zelig o il testimonial che vediamo circondato da bambini africani? E'un uomo serio o un buffone televisivo? L'idea di promuovere questi incontri con l'attore napoletano proviene proprio dalla frequenza con cui si incorre in questo tipo di domande. E proprio dalle domande, convenzionali od originali, che inizia questo viaggio alla scoperta dei più deboli, ovunque siano nel mondo intero. Se i temi fanno giustamente pensare ad argomenti tristi e angoscianti ci si stupirà di come il tono sia positivo, spesso con evasione nella comicità.

 

Conosceremo la grande capacità dell'artista di comunicare le cose migliori da lui stesso scoperte quando, anni fa, iniziò a frequentare e dare voce ai più deboli. Ma il tema specifico dell'incontro sarà quello della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani adottata dall'ONU il 10 dicembre 1948; trenta articoli che sanciscono i diritti individuali, civili, politici, economici, sociali, culturali di ogni persona.

 

Vi si proclama che nessuno può essere fatto schiavo o sottoposto a torture, che nessuno dovrà essere arbitrariamente arrestato, incarcerato o esiliato. Vi si sancisce anche che tutti hanno diritto ad avere una nazionalità e a cambiarla, a contrarre matrimonio, a possedere dei beni, a prendere parte al governo del proprio paese, a lavorare, a ricevere un giusto compenso per il lavoro prestato, a godere del riposo, a fruire di tempo libero e a ricevere un'istruzione. Il tutto senza alcuna distinzione di razza, sesso, religione, ideologia politica qualunque sia lo stato ove siano nati nel mondo intero!

 

Ma abbiamo veramente questi diritti o li abbiamo solo sulla carta? Sono davvero estesi proprio a tutti senza alcun tipo di razzismo o no? Ce ne faremo un'idea ascoltando ed intervenendo sulle riflessioni del popolare attore che come sempre coglie ogni occasione, sera o comica, per comunicare un modo anticonvenzionale di leggere la realtà.