"Suo figlio è in prigione, mi paghi la cauzione", e le ruba 200 euro e gioielli

L'uomo si è spacciato per un avvocato. Lei si è accorta della truffa dopo avre chiamato la nuora per sapere notizie del figlio

Una truffa

Una truffa

Firenze, 28 luglio 2015 - "Suo figlio è in prigione, mi paghi la cauzione". Le ha detto così, spacciandosi per un avvocato, convincendola a pagare una cauzione. La truffata, una 86enne, che non si era resa copnto di essere caduta in un inganno. L'uomo infatti le ha chiesto di pagare una presunta cauzione per la liberazione del figlio, a suo dire in stato di fermo per aver provocato un incidente.

Dopo averla contattata al telefono, nella mattinata del 27 luglio, il truffatore si è presentato a casa sua, in via Maggio, e si è fatto consegnare 200 euro in contanti e alcuni gioielli in oro. L'anziana si è resa conto di essere stata raggirata solo alcune ore dopo, quando ha contattato la nuora per avere notizie del figlio. Sull'episodio sta indagando la polizia.

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