Sigilli ai contatori condominiali, anche per chi paga la bolletta: e ora è battaglia legale

Il caso denunciato da La Nazione finisce a 'Mi manda Raitre' / ACQUA, 41 PALAZZI A SECCO IN QUATTRO MESI / TUTTI A SECCO PER QUATTRO MOROSI

Lettura del contatore dell'acqua (foto Germogli)

Lettura del contatore dell'acqua (foto Germogli)

Firenze, 18 maggio 2015 - I contatori chiusi da Publiacqua anche a chi ha pagato la bolletta diventano un caso nazionale. La protesta dei condòmini, raccolta e rilanciata più volte da La Nazione, approda stamani su «Mi Manda Raitre», lo storico programma della terza rete Rai che segnala soprusi e disagi subiti dai cittadini. Negli studi Rai, oltre agli utenti e ai vertici di Publiacqua, ci sarà anche La Nazione. L’ultimo caso è esploso in un condominio a Novoli, dove 57 famiglie sono rimaste senz’acqua per un paio di giorni. Publiacqua aveva staccato il contatore condominiale perché quattro condòmini erano morosi. Dovevano versare alla società dell’acqua bollette arretrate per quasi 4mila euro.

I cittadini che avevano pagato regolarmente le bollette, dopo essere rimasti con i rubinetti a secco, hanno chiamato questo giornale. Si sono sentiti beffati, puniti ingiustamente. Hanno raccontato che sono rimasti senz’acqua anche anziani, famiglie con bambini. «Capiamo quei cittadini che si sono sentiti ingiustamente penalizzati – ha detto il presidente di Publiacqua, Filippo Vannoni – hanno ragione. Ma noi non siamo cinici. Prima di arrivare a chiudere il contatore passano mesi di telefonate, raccomandate anche all’amministratore. Lasciamo volantini per avvertire che ci sono morosi... Poi, certamente, se non abbiamo alcun tipo di risposta, e solo a quel punto, arriviamo a interrompere il servizio». Il punto è proprio questo. Secondo l’Aduc, associazione di consumatori, Publiacqua non può arrivare a bloccare il contatore a tutto il condominio se alcuni condomini non hanno pagato le bollette. E’ illegittimo farlo, dice il presidente di Aduc, Vincenzo Don Vito, che infatti invita i condòmini beffati a chiedere il rimborso dei danni subiti e presentare denuncia.

Prima di chiudere il contatore, sostiene l’Aduc, Publiacqua dovrebbe fare tutte le azioni previste dalla legge per recuperare il credito dai condòmini morosi. «Non è così – replica la società – noi ci muoviamo correttamente, come prevede il regolamento. Possiamo stoppare i contatori perché siamo ancora nella fase di gestione nel servizio». Il braccio di ferro va avanti. L’Aduc non si rassegna e insiste: ha presentato un esposto contro Publiacqua all’Autorità garante della concorrenza e del mercato per «pratica commerciale scorretta». A Firenze la gestione del servizio non avviene per tutti in modo diretto da parte di Publiacqua ma vede in campo anche i cosiddetti letturisti, che si occupano di ripartire i consumi d’acqua del condominio tra i condòmini e inviano loro le bollette, «girandole» poi a Publiacqua. Le ditte di letturisti sono una quindicina, seguono circa 165mila famiglie. L’ex presidente di Publiacqua, Erasmo D’Angelis, aveva fatto una battaglia per ridurre o eliminare il loro ruolo di intermediari. Ma l’operazione di «semplificazione» non andò in porto.

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