Golpe, anche quattro volontari toscani in Burkina Faso: "Stanchi ma stanno bene"

Sono cooperanti del movimento Shalom. Gli attivisti, due di Prato, uno di Firenze, e l'altro di Fucecchio, si trovano a Fada N'Gourma una cittadina a circa 150 Km da Ouagadougou. Dalla onlus fanno sapere: "Stiamo cercando di farli tornare il prima possibile"

Enrico Spinelli e Maria Teresa Gualandi (Facebook)

Enrico Spinelli e Maria Teresa Gualandi (Facebook).

Firenze, 31 ottobre 2014 - Ci sono anche quattro volontari toscani in Burkina Faso, dove da ieri è in corso un colpo di stato. Sono Enrico e Maria Teresa Gualandi di Prato, Stefano Piemontese di Firenze e Nico Russoniello di Fucecchio, attivisti del Movimento Shalom che ha sede a San Miniato. Il golpe è scoppiato proprio mentre i quattro erano in volo per l'Africa.

L'ultimo aggiornamenti sul profilo Facebook del movimento Shalom fa sapere che "i quattro volontari sono a Fada N'Gourma una cittadina a circa 150 Km da Ouagadougou". L'onlus è riuscita a sentirli al telefono: "Sono stanchi e provati, ma stanno bene. Si sono dovuti fermare a Fada N'Gourma poiché gli autisti non se la sono sentita di proseguire fino a Koupela a causa della difficile situazione che sta destabilizzando non solo la capitale ma anche altre città del Burkina". Al momento sembra che siano ospiti del centro Shalom a Fada N'Gourma, dove l'organizzazione ha realizzato un panificio e un centro di formazione artigianale. "Stiamo cercando di farli rientrare attraverso il Niger - continua il post -, ma non è semplice muoversi e spostarsi. Nella capitale le ultime notizie dicono che il presidente si è fatto definitivamente da parte e il capo dell’esercito ha preso il comando. La situazione è ancora molto fluida per cui bisogna essere molto cauti. In questo clima così destabilizzato si temono anche infiltrazioni dei jihadisti presenti in Mali".

"Siamo stanchi e anche un po' disorientati, ma stiamo bene e siamo al sicuro. La situazione e' molto ingarbugliata ed e' difficile muoversi soprattutto con l'avvento della notte e l'inizio del coprifuoco". Lo ha detto Stefano Piemontese, uno dei quattro volontari del Movimento Shalom che si trovano in Burkina Faso, parlando al telefono con uno dei responsabili della onlus, Luca Gemignani. "I membri Shalom locali - aggiunge Gemignani - hanno consigliato ai nostri volontari di rimanere chiusi nei propri alloggi durante la notte, perche' in una situazione cosi' destabilizzata ci possono essere bande di facinorosi che ne approfittano per saccheggiare o rubare". Il piu' giovane dei quattro volontari e' Nico Russoniello, 23 anni: "E' la prima esperienza in Burkina, non me la dimentichero' mai", ha detto a Gemignani.

Volontari toscani in Burkina Faso: la mappa

"Mentre la rivolta montava - si legge sempre sulla pagina Facebook del movimento - il volo della Turkish air line di ieri con i quattro volontari Shalom era già partito per il Burkina Faso". Ieri sera gli attivisti sono stati fatti atterrare a Niamey in Niger perché l’aeroporto della capitale Ouagadougou nel frattempo era stato chiuso. Da lì sono entrati con un pullman in Burkina e sono arrivati a Koupela.

Nella foto Stefano Piemontese e Enrico Spinelli

Stefano Piemontese e Enrico Spinelli (Facebook)

"Gli abbiamo ovviamente consigliato di non andare nella capitale - scrive il Movimento - A Ouagadougou il coordinatore di Shalom Burkina, Jean Paul Monè con il quale siamo in contatto telefonicamente, ci ha confermato che il presidente Blaise Compaore è ancora in Burkina protetto da un gruppo di militari fedeli. Questo naturalmente complica la situazione e si temono altri scontri". 

 I 4 volontari italiani erano andati in Burkina Faso per monitorare i progetti di sostegno dei bambini, "in particolare la casa famiglia di Nouna e le adozioni a distanza e per dare avvio al progetto Jatropha, che prevede la realizzazione di un frantoio per l’estrazione di olio combustibile dalle piantagioni di Jatropha che sono state realizzate in questi ultimi 3 anni".

Questa sera a Fucecchio alle 18.00 nella chiesa Collegiata è in programma un momento di preghiera per la pace.

 

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