Meningite, quattro migranti all'ospedale. Paura nella notte, poi l'allarme rientra

Scatta l'allarme in tarda serata, e poi tutto rientra. Ricoverati a Careggi quattro persone con i sintomi della patologia: analisi negative

L'esterno della Gobetti

L'esterno della Gobetti

Sesto, 23 luglio 2014 - LA BOMBA è scoppiata ieri in tarda serata. Quattro giovani profughi ospiti della scuola per l’infanzia Gobetti di Sesto Fiorentino, tutti molto giovani, infatti, sono stati ricoverati al Pronto Soccorso dell’ospedale di Careggi per sospetta meningite. Le condizioni di tre di loro apparivano piuttosto serie mentre quelle del quarto destavano minori preoccupazioni. Per molte ore, ieri in ospedale, sono proseguiti gli accertamenti ed esami sui quattro migranti e tutti sono stati sottoposti alla Tac per accertare eventuali danni e compromissioni a livello cerebrale, alla puntura lombare e alla radiografia del torace. Gli esami clinici effettuati avevano l’obiettivo di riscontrare se l’ipotesi peggiore, quella della meningite, potesse essere confermata o meno. Solo intorno a mezzanotte sono arrivate notizie confortanti. Le analisi sono negative: non si tratta di meningite.

Le prime avvisaglie che nella materna di via Donizetti ci fosse qualcosa che non andava si son avute ieri intorno alle 17 quando uno dei profughi, sembra di origine pakistana, è stato accompagnato a Careggi in ambulanza con la febbre alta: il giovane non stava bene fin dal giorno precedente ed era stato già visitato ma i sintomi non sembravano così seri e tutto sembrava potersi ricondurre ad un raffreddore o poco più. Invece il ragazzo ieri si è aggravato e anche altri tre ospiti della Gobetti si sono poi sentiti male e sono stati accompagnati in ospedale con febbre alta.   AL PRIMO diffondersi delle notizie su possibili casi di meningite è emersa tutta la preoccupazione per gli altri ospiti della struttura ma anche per i tanti che, da domenica scorsa, hanno frequentato, per diversi motivi, la Gobetti: personale del Comune compreso il sindaco Sara Biagiotti, gli assessori Tamara Taiti e Sara Martini, i volontari della Caritas che gestiscono il presidio fin dall’arrivo dei profughi, la Protezione civile del Comune di Sesto e diverse altre persone che, a vario titolo, hanno avuto contatti con i migranti. L’allarme è poi rientrato nella notte. A ieri i profughi ospiti della Gobetti erano 51 di diverse nazionalità: 4 provengono dal Bangladesh, 11 dal Gambia, 6 dalla Nigeria, 28 dal Pakistan, uno dal Senegal e uno dalla Sierra Leone. Il gruppo arrivato a Sesto in realtà era formato da 60 persone ma due nuclei familiari con cinque minori, tutti di origine palestinese, avevano lasciato il presidio già nella mattinata di domenica perché diretti in Danimarca. La permanenza dei profughi alla Gobetti, secondo la Prefettura, sarebbe dovuta proseguire, al massimo, per due settimane.

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