Venerdì 26 Aprile 2024

Il caso Magherini: un ciondolo e venticinque minuti di mistero, Le Iene tornano sulla morte dell'uomo

Servizio del programma di Italia Uno che ripercorre la tragedia della notte tra il 2 e 3 marzo 2014 IL SERVIZIO VIDEO DELLE IENE / VIDEO: GLI ULTIMI MINUTI DELLA VITA DI MAGHERINI / FLASH MOB PER MAGHERINI / I FUNERALI DELL'UOMO

Magherini ripreso dalle telecamere nel ristorante in cui ha cenato la notte della sua morte

Magherini ripreso dalle telecamere nel ristorante in cui ha cenato la notte della sua morte

Firenze, 30 gennaio 2015 - Un ciondolo misterioso e almeno venti minuti nebulosi in quella notte di tragedia. Le Iene tornano sul caso Magherini con un nuovo servizio. Ripercorrendo il tragitto fatto dall'uomo poi morto dopo esser stato bloccato dai carabinieri nella notte tra il 2 e il 3 marzo 2014. E ascoltando nuovi testimoni ma anche Matteo Calì, giornalista de "ilsitodifirenze.it". Nel nuovo servizio si parla di 25 minuti di "buco" appunto, in cui non è noto cosa Magherini abbia fatto. Si tratta dei minuti precedenti a quando viene avvistato sul ponte Vespucci in stato di forte agitazione, "come se qualcuno volesse inseguirlo o ucciderlo", diranno poi i testimoni nella ricostruzione.

Che cosa ha fatto Magherini in quei 25 minuti? Sarebbe entrato in un locale della zona. Qui potrebbe avere avuto un alterco con qualcuno. Tanto da scappare impaurito appunto verso Ponte Vespucci. Le Iene sostengono questa tesi. Ma c'è di più. Sembrerebbe sparito un ciondolo che Magherini aveva al collo quella notte. Che ruolo ha avuto il ciondolo in tutta la vicenda? Nel servizio delle Iene si vede anche Magherini poche ore prima di morire. E' nel ristorante in cui ha cenato. E' tranquillo e chiacchiera con altre persone. Le Iene poi tornano sui particolari già noti, sull'immobilizzazione da parte dei carabinieri e sui minuti tremendi di Borgo San Frediano, quando Magherini si presenta in stato confusionale in più locali. Sono sette le richieste di rinvio a giudizio per la morte dell'uomo. Si tratta di quattro carabinieri e tre soccorritori.