Scuola materna, il vicesindaco scrive ai genitori sull'appalto delle ore pomeridiane alle cooperative: "Così non chiuderemo sezioni"

"Di fronte all’alternativa di chiudere le sezioni, perché prive di insegnanti o di dare la gestione ai privati, questa amministrazione ha deciso di adottare una nuova soluzione in via sperimentale" / ORE POMERIDIANE APPALTATE ALLE COOPERATIVE: GENITORI IN POLEMICA / LE MAMME DELLA VILLANI CONTRO PALAZZO VECCHIO: "I NOSTRI BAMBINI NON SI APPALTANO" / IL GRUPPO FACEBOOK

Uscita di una scuola materna (foto d'archivio)

Uscita di una scuola materna (foto d'archivio)

Firenze, 26 marzo 2015 - Prosegue la discussione sulla decisione del Comune di appaltare le ore pomeridiane della scuola dell'infanzia a cooperative esterne (escludendo quindi il personale docente). Viste le proteste di questi giorni oggi il vicesindaco e assessore alla scuola Cristina Giachi ha spedito una lettera alle famiglie fiorentine per informarle ufficialmente che a partire dal prossimo anno, con la riduzione nel numero di insegnanti nelle scuole comunali, partirà la sperimentazione del turno pomeridiano affidato in esternalizzazione a cooperative.

LA LETTERA Care famiglie, cari genitori, La scuola dell’infanzia comunale è un servizio di cui siamo orgogliosi e che vogliamo rendere sempre più rispondente alle esigenze vostre e dei vostri bambini e bambine, come abbiamo fatto per i nidi che hanno visto in questi anni più che dimezzarsi le liste d'attesa. Il nostro investimento per la scuola è costantemente aumentato, e quest'anno spenderemo per la scuola 69 milioni di euro. Negli ultimi anni la normativa che regolamenta l’assunzione di personale per i comuni rende però sempre più difficile continuare a sostenere i livelli di qualità finora offerti da questo importante servizio. Ecco perché l’amministrazione comunale valuta la possibilità di individuare nuovi modelli di gestione e organizzazione per garantire lo svolgimento del servizio delle scuole dell’infanzia comunali per il prossimo anno scolastico e per migliorarne il coordinamento e il controllo da parte dell’amministrazione. E’ importante sappiate che nel prossimo anno scolastico le scuole dell’infanzia avranno 64 insegnanti in meno, per motivi di pensionamento, e non possiamo sapere quanti se ne andranno per trasferimento. Altrettanto sarà il personale perduto dagli uffici comunali che si occupano di istruzione. Un vuoto che l’Amministrazione comunale non è in grado di colmare con assunzioni, per le ragioni che abbiamo detto (principalmente i limiti di legge alla capacità assunzionale). Nonostante questo, abbiamo scelto di continuare a investire sulla scuola perché siamo convinti che è a scuola che si formano i cittadini. Il nostro obiettivo è non solo quello di mantenere l’attuale livello dei servizi all’infanzia, ma anche di continuare a progettarne di nuovi per il futuro. Di fronte all’alternativa di chiudere le sezioni, perché prive di insegnanti o di dare la gestione ai privati, questa amministrazione ha deciso di adottare una nuova soluzione in via sperimentale, un modello che permetta di rafforzare l’offerta formativa, prendendo spunto da quanto è già in atto da tempo nelle nostre scuole dell’infanzia con l’attività integrativa. Non chiuderemo nessuna sezione, nessuno perderà il lavoro, i costi non aumenteranno. Siamo al lavoro con un gruppo di insegnanti, per individuare un servizio educativo, che garantisca il tempo scuola richiesto all’atto delle iscrizioni (16,30/17,00). In questo modo, nelle scuole individuate per la sperimentazione, nel pomeriggio sarà presente un’insegnante (con pari qualifica rispetto a quella della mattina) che subentrerà col nuovo modello organizzativo. Si tratterà di insegnanti stabili, sempre gli stessi, che subentreranno come riferimento agli insegnanti che quest'anno termineranno il loro servizio. Ovviamente, faremo in modo che nessun bambino perda i suoi punti di riferimento, perché la continuità educativa rimane, per noi, uno dei valori più importanti. La sperimentazione durerà un anno. Se andrà bene, e questo lo valuteremo insieme, attraverso gruppi di controllo attivati con le famiglie, sarà rinnovata e gli insegnanti del pomeriggio non cambieranno ogni anno. Sarà prevista la compresenza, così da garantire la massima integrazione tra gli insegnanti e la piena collaborazione per l’attuazione dei piani educativi delle singole scuole. L’obiettivo della sperimentazione è quello di offrire ai bambini, e alle loro famiglie, opportunità didattiche aggiuntive come per esempio le attività di lingua straniera, musica e attività psicomotoria che saranno raddoppiate (attualmente sono 20 ore, col nuovo sistema saranno 39) o le nuove, che si vorranno proporre. Appena possibile, sarà mia cura informarvi sulle strutture individuate per la sperimentazione e sul progetto definitivo. Con un saluto cordiale. Cristina Giachi

 

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