Scende dal suv e offre alloggio ai senza casa

Accolta la famiglia che da più di un mese vive su una panchina davanti a Torregalli

Uno dei componenti della famiglia con il gatto Baffino

Uno dei componenti della famiglia con il gatto Baffino

Firenze, 14 settembre 2014 - UNA VITTORIA del cuore, una sconfitta delle istituzioni. La triste vicenda della famiglia che da oltre un mese viveva sulla panchina davanti all’ingresso dell’ospedale di Torregalli ha avuto ieri un dolce quanto inaspettato epilogo. Come in un film, una ricca signora a bordo di un suv ha notato Giuseppe, Marina e Stefano. Forse aveva letto sul nostro giornale la storia che era stata raccontata due settimane fa, forse ha provato sdegno del vedere un ottantenne e due cinquantenni costretti dalla crisi e dalla perdita del lavoro a trascorrere le proprie giornate al freddo e al vento. STA DI FATTO che la signora ha parcheggiato la propria auto, si è avvicinata alla famiglia e h a offerto loro un alloggio. In una casa di sua proprietà, attualmente sfitta. La donna ha preferito mantenere l’anonimato. Si sa solo che l’appartamento si trova a Greve in Chianti e che Giuseppe, Marina, Stefano e il gatto Baffino si sono già stabiliti nell’immobile. Una storia triste quella dei tre fiorentini, cominciata all’inizio di agosto e che, dopo la denuncia del nostro giornale, ha suscitato interesse in tutta Italia. DOMANI sera, su Rete 4, Paolo Del Debbio racconterà nel suo programma, Quinta Colonna (in onda alle 21 e 15) questa incredibile vicenda. Partita due anni fa, il 27 luglio 2012, giorno dello sfratto dal proprio appartamento. Marina, ex addetta alle pulizie e Stefano, ex operatore agricolo, non riuscivano più a pagare l’affitto. Da lì una serie di interminabili pellegrinaggi, tra i molti amici che li hanno ospitati. Fino allo scorso 9 agosto, quando i tre si sono ritrovati per la strada. E così Stefano e Marina hanno deciso, o meglio non hanno avuto altre possibilità se non quella di andare a dormire sulla panchina accanto all’ingresso dell’ospedale. L’anziano padre, impossibilitato a muoversi per un problema al ginocchio, è st ato accolto con la sua seggiola a rotelle all’interno della struttura sanitaria. NEL CORSO di queste lunghe e piovose settimane sono stati aiutati dai volontari del progetto « Dinamo Firenze » , che hanno portato loro coperte, abiti puliti e soprattutto cibo. Ma anche affetto e solidarietà. POI LA SOLUZIONE della vicenda, senza che nessuno se lo aspettasse, una graditissima sorpresa, proprio come di solito avviene soltanto nei film. Una vittoria del cuore, ma al tempo stesso una sconfitta della politica, che in queste settimane non è riuscita a trovare una sistemazione dignitosa ad una famiglia fiorentina in difficoltà.  Christian Campigli

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