San Salvi, 2.500 firme per la riqualificazione

Il coordinamento cittadino 'Salvare San Salvi' le ha depositate all'Autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione secondo quanto contemplato dalla legge regionale 46 del 2013

San Salvi (foto d'archivio Umberto Visintini/New Press Photo)

San Salvi (foto d'archivio Umberto Visintini/New Press Photo)

Firenze, 30 gennaio 2015 - Più di 2500 firme sono state raccolte dal coordinamento cittadino "Salvare San Salviper avviare il progetto di partecipazione riguardo la riqualificazione di San Salvi, un'area di 32 ettari, un tempo sede dell'ospedale psichiatrico di Firenze, oggi, solo una parte, utilizzata dall'Azienda sanitaria locale, della Polizia municipale, da associazioni e da alcune strutture dedicate al sociale. Le firme raccolte sono state depositate all'Autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione, una modalità pubblica di intervento contemplata dalla legge regionale 46 del 2013. 

Tra i firmatari i professori Gianfranco Bettin, Tomaso Montanari, Alberto Magnaghi. Anche Marta Torcini, giudice onorario del tribunale di Firenze e altre personalità del mondo della cultura. "Una volta depositate le firme - ha spiegato Jacopo Ghelli, responsabile del coordinamento - l'autorità garante ci dovrebbe dare il via libera per iniziare il progetto di partecipazione che consiste in sei mesi di incontri, con chiunque si iscriverà, che porteranno a soluzioni, idee e preziosi contributi alle amministrazioni pubbliche, Comune e Regione, interessate alla riqualificazione dell'area". "L'area di San Salvi - ha Ghelli - può diventare un luogo per una presenza universitaria, di cooperative giovanili, di attività culturali e espositive, di pratiche sportive e comunque di più di come oggi viene utilizzato".