Firenze, 29 maggio 2012- "Il percorso sul disagio psichico in adolescenza: l’esperienza nell’area fiorentina". Con questo titolo venerdì in Sala d’Arme, a Palazzo Vecchio, dalle 8,30 alle 17, un seminario dell’azienda sanitaria fiorentina, realizzato in collaborazione con la Regione e il Comune, farà il punto sul nuovo servizio di ‘pronto intervento’ dedicato agli adolescenti in crisi, nella fase di scompenso psichico.
L’adolescenza è un periodo particolare nella vita dell’individuo, nel quale si possono presentare difficoltà che interferiscono con lo sviluppo.


E’ in quel momento che può insorgere un disagio che si esprime in maniera multiforme e comporta una sofferenza psichica che sempre coinvolge, oltre all’adolescente, anche l’ambiente che lo circonda (la famiglia, la scuola, l’intera comunità di amici e conoscenti). Per fronteggiare queste situazioni e intervenire anche sul piano della prevenzione, è necessario un assetto organizzativo dei servizi specificamente dedicato.

Il seminario, tenendo conto della complessità dei fattori in gioco, cerca di affrontare i diversi aspetti dell’intervento in adolescenza, con la presentazione di esperienze costruite nell’ambito del Servizio infanzia adolescenza di Firenze dell’Asl10, in forte integrazione con le strutture dedicate ai minori, nell’ottica di una rete che prevede anche rapporti con i servizi del pronto soccorso e ospedalieri per le situazioni più gravi che richiedono il ricovero.
 

Abbiamo parlato del servizio con Roberto Leonetti, neuropsichiatra infantile e responsabile dell’Unità funzionale salute mentale infanzia adolescenza dell’Asl10.


A chi è dedicato?
"Ai ragazzi dai 12-13 anni fino ai 18. Ragazzi che manifestano uno stato di crisi grave".


Quali sono i sintomi, i segnali che devono far suonare il campanello d’allarme nei genitori?
"Quando un ragazzo sta male può smettere di andare a scuola, manifestare un’assenza di stimoli, una carenza di interessi. Può smettere di mangiare o abbuffarsi in continuazione. Può ubriacarsi, allontanarsi da casa, evitare i compagni e la famiglia, chiudersi in se stesso".


Quanto bisogna aspettare per avere un appuntamento?
"L’intervento è tempestivo, la prima visita viene fissata solitamente nell’arco di 48 ore".


Come si arriva al servizio?
"Di solito sono i genitori che, dopo aver consulato il medico o il pediatra, si attivano e chiamano direttamente".
 

Chi lavora nel servizio?
"E’ un servizio ambulatoriale zonale, ce n’è uno che copre tutta l’area fiorentina all’interno dell’Unità funzionale salute mentale infanzia adolescenza, con sede al presidio di borgo Ognissanti. Lavora in équipe multidisciplinare un gruppo di professionisti super specializzati in materia, composto da due neuropsichiatri infantili, due psicologi, quattro educatori professionali, un infermiere professionale".


Quali percorsi vengono offerti?
"Viene fissata la prima visita per la valutazione del ragazzo e anche dei genitori, ovviamente la famiglia è coinvolta nel percorso. Poi viene attivato l’intervento necessario o di psicoterapia o con gli educatori. Solo in casi estremi, che cerchiamo di evitare, si ricorre al ricovero".


C’è una collaborazione con gli altri servizi per l’infanzia e l’adolescenza?
"Il servizio è offerto dall’azienda sanitaria 10, il personale che ci lavora è nostro, ma lavoriamo in strettissima collaborazione con tutte le strutture dell’infanzia presenti sul territorio per offrire la risposta migliore".
 

A cura di Ilaria Ulivelli