Maltempo e sicurezza, Rossi: "Non si può morire per Maastricht"

Il governatore annuncia investimenti per 50 milioni sull'Arno: si tratta di soldi al di fuori del patto di stabilità

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Firenze, 13 ottobre 2014 - "Per la messa in sicurezza di Firenze, a 48 anni dall'alluvione del 1966, c'e' la necessita' di completare le casse di esondazione di Figline e di innalzare la diga di Levane." - Lo ha detto il presidente Rossi. "Su questi aspetti chiamero' in Toscana gli enti nazionali e i ministeri perche' mi diano certezze sui tempi entro i quali siano rilasciati i permessi per avviare i lavori". "Come Toscana siamo disposti a mettere a disposizione 40 milioni di euro - ha concluso - e altrettanti vorremmo ne mettesse il Governo, tenendo conto che questo paese ha speso ben 6 miliardi di euro per il Mose a Venezia. 40 milioni per salvare Firenze lo Stato puo' e deve trovarli".

"Il patto di stabilita', che impone un tetto alla spesa dei Comuni e delle Regioni, anche quando questi hanno i soldi e', come ha detto anche Renzi, un patto di stupidita'. Un patto che diventa insopportabile e vergognoso, soprattutto davanti alla necessita' di spendere per l'assetto idrogeologico. Per questo, a partire dal 2015, ogni anno spenderemo 50 milioni di euro fuori dal patto di stabilita', per l'assetto idrogeologico. Invito Comuni e Regioni e fare altrettanto". 

Il governatore ha annunciato l'intenzione di scrivere su questi temi anche al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano perche' - ha detto - "e' una vergogna che l'Europa ci imponga di morire annegati per Maastricht". "Poi c'e' anche la burocrazia - ha aggiunto - e noi crediamo sia giusto combatterla come stiamo gia' facendo". 

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