Allarme furti: facebook e whatsapp per difendersi

I cittadini si organizzano per 'presidiare' on line il territorio. E i colpi dei malviventi diminuiscono

Fondamentale per le forze dell’ordine la collaborazione dei cittadini A Gavinana le segnalazioni viaggiano su Facebook

Fondamentale per le forze dell’ordine la collaborazione dei cittadini A Gavinana le segnalazioni viaggiano su Facebook

Firenze, 11 febbraio 2016 -   «UN ALTRO colpo in appartamento al secondo piano di uno stabile in via Cardinal Latino, sono state avvisate le forze dell’ordine grazie ai cittadini che controllano ma non è stato sufficiente a prendere i ladri. Gli abitanti sono più accorti e partecipativi nel fare le segnalazioni e questo un po’ mi conforta. Perché se siamo uniti qualcosa possiamo ottenere». Ascolta, osserva, chiama. Non un motto qualsiasi, ma il modus operandi alla base della pagina Facebook «Sei di Gavinana se...». 3.100 persone. 3.100 occhi tutti in rete. E’ l’ultima arma degli abitanti del Quartiere 3 per battere le bande di malviventi che nell’ultimo mese hanno preso di mira le case della zona e poter mettersi in contatto, in tempo reale, con forze dell’ordine e istituzioni.

OBIETTIVO: segnalare furti, tipi sospetti, macchine che si muovono nei quartieri in modo ripetitivo. Così tra un post e un altro si scopre che i malviventi che hanno visitato via del Larione potrebbero essere gli stessi di via Ugaccione della Faggiola e che le tracce di polvere bianca fanno pensare a gente che lavora in zona. Poche regole ben definite: avvisare sempre le forze dell’ordine e non lasciare mai l’indirizzo di casa perché i ladri potrebbero anche infiltrarsi nel gruppo. Andrea, per esempio, scrive che «3 pattuglie della polizia ora sono in via Reims, angolo Nazioni Unite, per un probabile tentato furto in appartamento». O anche «Tre donne sospette davanti al circolo delle Vie Nuove». Segnalazioni quotidiane e super aggiornate che sono arrivate anche sui tavoli del quartiere. «E’ molto importante che i cittadini siano attivi e segnalino quello che non va – spiega il presidente del Quartiere 3 Alfredo Esposito – la partecipazione è uno strumento fondamentale per l’amministrazione della città». Dunque, il controllo del territorio nel 2016 viaggia via social. O anche sull’applicazione per messaggi più popolare al mondo: whatsapp. E il sistema di vigilanza nato negli Stati Uniti, è stato subito adottato anche dagli abitanti di Santa Brigida, nemmeno mille anime sulle colline di Pontassieve, che si sono messi in rete su un gruppo whatsapp «Controllo Santa Brigida».

Le 80 sentinelle 3.0, collegate tramite il sistema di messaggistica, appena intravedono movimenti sospetti o «tipi strani» allertano gli altri componenti. «Abbiamo creato una chat per difendere le nostre abitazioni e quelle dei vicini dai ladri in tempo reale» spiega Lorenzo Sarti, uno dei papà del sistema. Funziona? «Decisamente sì – prosegue –. Il territorio è presidiato agli occhi dei malviventi e i colpi sono in calo».

è arrivata su WhatsApp

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