La rinascita dell'orto botanico

Dopo il tornado ecco i progetti per il futuro. Intanto sono iniziati i tre giorni di eventi per festeggiare i 470 anni dalla fondazione

L'orto botanico

L'orto botanico

Firenze, 1 dicembre 2015 - DOPO IL TORNADO l’Orto botanico guarda al futuro con rinnovato ottimismo. «Entro il 2016 apriremo un nuovo più grande ingresso da via Micheli, con bookshop e caffetteria», annuncia Guido Chelazzi, presidente del museo di Storia naturale. In seguito alla devastazione seguita alla tempesta del settembre 2014, l’Università ha lavorato sodo per restituire quanto prima l’Orto botanico ai fiorentini.

«Siamo riusciti a ripartire e anche a mettere a punto un programma di attualizzazione del Giardino dei Semplici – continua Chelazzi -. Sono state consolidate le serre e si è proceduto alla revisione dell’impianto arboreo. E’ pure iniziata la ripiantumazione». Certo, non è più l’Orto di prima. «Per fortuna non sono stati eccessivamente danneggiati gli esemplari di maggior pregio, come le sughere e i tassi – aggiunge il presidente del museo -. Ora l’Orto ha un volto giovane: è stata restaurata la vasca centrale ed è stato creato un nuovo sistema per guidare i visitatori attraverso percorsi contraddistinti da diversi colori». Venticinquemila euro la somma raccolta attraverso il crowdfunding lanciato la scorsa primavera. Tanti i fiorentini che hanno voluto così partecipare alla rinascita dell’Orto. Inoltre, coi 30mila euro donati da Ferragamo saranno presto restaurate «le serrette», che diventeranno «punti di visita speciali».

Proprio ieri sono iniziati i tre giorni di eventi per festeggiare i 470 anni dalla fondazione del Giardino dei Semplici, uno dei antichi al mondo, sorto nel 1545 per volere di Cosimo I dei Medici come giardino di piante medicinali, dette appunto «I Semplici», per favorire la formazione degli studenti di Medicina. 

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