Cappelle Medicee, restauro in dirittura d'arrivo dopo 16 anni

Intervento da 2,7 milioni di euro. Ma mancano ancora 750mila euro per completare l'opera

Cappelle Medicee, restauro marmi navata centrale (Gianluca Moggi/New Press Photo)

Cappelle Medicee, restauro marmi navata centrale (Gianluca Moggi/New Press Photo)

Firenze, 25 maggio 2015 - Entra nella sua fase finale uno dei cantieri del Museo delle Cappelle Medicee di Firenze, l'intervento di restauro ai paramenti marmorei della Cappella dei Principi, uno 'scrigno' di pietre dure, nata come mausoleo della famiglia Medici e interessata nel novembre 1999 da un distacco del rivestimento della vela sud, precipitato a terra. A causarlo il sistema di ancoraggio originario: la struttura è costituita da un complesso sistema di murature portanti, collegate tra loro da archi di scarico, alle quali sono ancorati pannelli in pietra serena, di notevole spessore, che servono da supporto ai marmi policromi a vista, uniti ai primi tramite grappe e collanti. L'intervento, iniziato 16 anni fa, è costato finora oltre 2,7 milioni di euro - finanziamenti esclusivamente ministeriali - e per completare l'opera sono necessari altri 750.000 euro, che saranno richiesti seguendo le procedure di Art Bonus. Il restauro ha comportato tra l'altro lo smontaggio di tutto il rivestimento dei pannelli marmorei, pesanti un quintale l'uno, che compongono le vele delle cappelle radiali.

«Non essendo nato come museo - ha detto Paola Grifoni, segretario regionale del Mibact per la Toscana - il secolare mausoleo mediceo da anni necessita di particolari attenzioni per adeguarlo al crescente numero di visitatori. Sei mesi fa sono state finalmente superate le barriere architettoniche. Adesso, sotto le vele della Cappella dei Principi, si presenta invece lo stato di avanzamento del restauro dei paramenti marmorei». «Si tratta di un cantiere pilota, esemplare in tutte le sue fasi, da quella iniziale di pronto intervento, a quella dell'analisi dello studio e del monitoraggio, fino a quelle progettuale e operativa - ha aggiunto Alessandra Marino, soprintendente Belle arti e paesaggio di Firenze Pistoia e Prato -. Un brillante esempio di come gli interventi condotti dalle strutture pubbliche debbano costituire esperienze pilota in cui l'intervento diventa anche occasione di conoscenza della nostra storia e del 'saper farè nell'oggi come nell'attualità».

«L'intervento eseguito è esemplare delle conoscenze e capacità tecniche tutte italiane per le quali dobbiamo essere fieri - ha sottolineato Monica Bietti, direttrice del Museo delle Cappelle Medicee -. Maestranze esperte hanno affiancato i nostri tecnici e il risultato è un lavoro meraviglioso che da lontano non mostra segni d'intervento e che invece è talmente totale da aver smontato tutto per poi rimontarlo con sistemi modernissimi, ma usando prodotti antichissimi come la malta di pozzolana. Credo, senza paura di smentita, che questo intervento di restauro sia uno dei più importanti dell'ultimo ventennio e spero che rapidamente possano essere reperiti i fondi per portarlo a conclusione e poter riammirare la Cappella dei Principi nella sua maestosa possanza e splendore di marmi policromi».

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